Stagione sciistica a rischio, il Cts sconsiglia la riapertura 24 ore prima: “Ma decide la politica”

Stagione sciistica sempre più a rischio dopo la proroga del divieto di spostamento tra regioni fino al 25 febbraio e ai dati non proprio rassicuranti provenienti dall’Alto Adige e dall’Abruzzo. La riapertura degli impianti è prevista per domani, lunedì 15 febbraio, solo nelle regioni gialle e con una serie di limitazioni (vendita degli skipass contingentati e impianti al 50%).

A sconsigliarla ci ha pensato domenica mattina, 14 febbraio, il Comitato Tecnico Scientifico a cui il ministro della Salute Roberto Speranza aveva chiesto un parere in merito.

“Alla luce dei nuovi dati delle varianti e dei nuovi dati diffusi dall’Iss di venerdì, condivisi con le Regioni, che registrano un aumento delle varianti preoccupante, che ha raggiunto livelli elevati, noi – spiegano gli esperti – sconsigliamo ogni nuova apertura di qualsiasi struttura sciistica. Poi decidono la politica e i governatori”.

“Serve grande prudenza perché le varianti si stanno diffondendo velocemente, siamo al 18% sul territorio nazionale e rischiamo di avere una rapida sostituzione della variante con il ceppo originario e questo è pericoloso”, proseguono.

Lo stesso Cts nel verbale dell’ultima riunione, chiede che tutte le misure per contenere il virus, indicate nei protocolli tecnici – da quelli per bar e ristoranti a quelli per lo sci fino alle indicazioni su cinema, teatri, musei, palestre e piscine – “dovranno essere modulate in funzione delle condizioni epidemiologiche”. Le scelte finali spettano poi alla politica.