Le discussioni attorno alla lista degli Stati Uniti d’Europa proseguono. Il dibattito è accesso all’interno dei partiti dell’area liberaldemocratica, in particolare in Più Europa. Questa mattina i protagonisti sono stati Emma Bonino, leader proprio di +E, che ha attaccato Carlo Calenda e la sua scelta di non aderire all’iniziativa comune di Italia Viva e Più Europa, insieme ad altre sigle. E così il segretario di Azione non ha perso tempo per rispondere alla 76enne.
Stati Uniti d’Europa, Bonino contro Calenda
Questa mattina a Start, su Sky Tg24, Bonino è tornata a parlare della scelta di creare una lista di scopo per le elezioni europee. “Ho lanciato la lista per gli Stati Uniti D’Europa perché tenga insieme tutti i gruppi liberali europeisti, federalisti anche per condizionare le prossime scelte del parlamento e delle istituzioni europee. Calenda ha scelto di tirarsi fuori per motivi che non so e che non mi interessano, ma mi pare un grande errore” ha detto la leader di Più Europa, aggiungendo: “La porta rimane aperta fino all’ultimo, gliel’ho detto fino allo sfinimento. Anche quando, vedendomi a trovare, ha sostenuto di avermi chiesto scusa migliaia di volte in pubblico e in privato per l’errore di aver rotto due anni fa, cosa che non mi risulta”. “Se poi non c’è verso, non so cosa farà e con chi andrà. E non mi interessa” ha concluso lapidaria Bonino.
Stati Uniti d’Europa, la replica di Calenda e la posizione di Azione
Alle parole della storica radicale, ha risposto nel giro di poco tempo Calenda. In un post sulla piattaforma X, il leader di Azione ha commentato così: “Cara Emma senza alcuna polemica, per Azione non ha alcun senso fare una lista e dire ‘il giorno dopo ognuno andrà per la sua strada’. Non ha alcun senso fare una lista che include movimenti che andranno in gruppi politici europei diversi”. Calenda si riferisce agli altri movimenti presenti all’interno della lista Stati Uniti d’Europa, come il Partito Socialista Italiano e Volt, i cui potenziali eletti potrebbero andare a confluire in altre famiglie politiche diverse da quella di Renew Europe.
“Non ha alcun senso portarsi dietro, sia pure per interposta persona, Cuffaro, Cesaro e Mastella. La cultura della mafia è l’opposto dei valori europei” ha aggiunto Calenda, che poi ha fatto riferimento indirettamente anche a Matteo Renzi: “Non ha alcun senso candidare in Ue – mentre combattiamo contro le influenze straniere nei processi democratici europei – chi è pagato da dittatori stranieri”. “Chiamare la lista Stati Uniti d’Europa non può coprire personaggi e comportamenti che rappresentano l’opposto dei valori europei. Ovviamente tutto ciò non ha senso per Azione ma può benissimo avere senso per te. E lo rispettiamo. Abbiamo proposto a +Europa di fare una lista comune di altissima qualità, coerente e pulita. La proposta rimane sul tavolo. In ogni caso buona strada”, conclude Calenda.