Traffico in strada, locali pieni e i luoghi della movida tornano ad affollarsi
Dopo l’assalto alle spiagge, di cui oggi si teme il bis, il primo sabato sera dopo la fine del lockdown ha visto molte persone tornare in strada e nei locali, da Nord a Sud, tanto che sindaci e governatori minacciano di richiudere tutto.
In Lombardia, nonostante a Milano una forte pioggia abbia convinto molti a restare a casa, il presidente Fontana richiama all’ordine. “Dopo aver visto nelle ultime ore le foto, i video e le notizie riguardanti assembramenti e movida in diversi comuni lombardi – dice ancora – mi appello ai prefetti e ai sindaci della nostra regione affinché usino, dove serve, il massimo del rigore, anche attraverso l’utilizzo della Polizia locale e delle forze dell’ordine e l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge, come la riduzione dell’orario di apertura e la chiusura”.
A Brescia il sindaco già venerdì aveva chiuso la piazza della movida locale e ieri ha imposto la chiusura dei locali dalle 21.30.
A Roma lo schieramento di 2.500 agenti per i controlli non ha fermato le persone che si sono riversate nelle vie del centro e nei punti di ritrovo: da San Lorenzo a Trastevere, fino a Ponte Milvio.
In Campania la chiusura dei bar alle 23 non è servita a limitare la movida: a Napoli, fino a notte fonda, le vie del centro sono state prese d’assalto e, una volta abbassate le serrande dei locali, le persone si sono riversate in strada.
Secondo le prime stime fornite dalle forze dell’ordine, nel primo sabato posto lockdown gli spostamenti degli italiani hanno fatto registrare un +20%. Sul fronte dei controlli, come riporta il Corriere della Sera, da venerdì sono state identificate 131.962 persone, 651 delle quali multate (il 10% solo nella Capitale). Cinque denunciati per falsa attestazione e due (positivi al virus) per aver violato la quarantena. Ispezionati 49.585 locali: 40 sanzioni e otto chiusure.