La reazione politica
Strage a scuola in Texas, la folle reazione dei Repubblicani Usa: “Armiamo gli insegnanti”
L’ennesima strage negli Stati Uniti, l’ennesimo episodio di ‘mass shooting’ causato dalla libertà di circolazione delle armi, non ha sposato di un millimetro il Partito Repubblicano dal ‘no’ netto a qualsiasi tentativo di imporre restrizioni sull’accesso alle armi, tradendo così il secondo emendamento.
Il massacro della Robb Elementary School di Uvalde (Texas), dove lo studente 18enne Salvador Ramos, armato di un fucile semiautomatico AR-15 ha aperto il fuoco e ucciso 19 alunni tra i 9 e 10 anni e due maestre, non fa compiere retromarce ai rappresentanti repubblicani del Texas, Stato dove è già in vigore una delle leggi più permissive degli Stati Uniti.
Dallo scorso anno nella roccaforte Repubblicana è in vigore una legge, firmata dal governatore Greg Abbott, che ha messo fine alla necessità di avere un porto d’armi, consentendo praticamente a chiunque abbia più di 21 anni di avere sempre con sé un’arma. Una legge che ha inoltre eliminato l’obbligo di tenere le armi con cinture in vita o a spalla, mentre quella precedente consentivano già il trasporto delle armi senza particolari limitazioni, con la possibilità di avere con sé fucili senza porto d’armi e di portare alcuni tipi di armi nei campus scolastici. Texas che non a caso vanta sia il primato per il maggior numero di morti in sparatorie di massa sia il maggior numero di armi registrate nel 2021 negli Stati Uniti, un milione.
Il presidente Joe Biden, commentando la strage in un discorso alla nazione, aveva sottolineato che “l’idea che un 18enne possa entrare in un negozio e acquistare un fucile è sbagliata” e che è il momento di “trasformare il dolore in azione” e agire per fermare la diffusione di armi nel paese. “Possiamo fare di più e dobbiamo fare di più. Quando per l’amor del cielo affronteremo la lobby delle armi?“, ha detto Biden.
Parole al vento, vista la reazione dei Repubblicani. Ted Cruz, che rappresenta il Texas al Senato degli Stati Uniti, ha parlato di “strumentalizzazione” da parte dei Democratici e dei media, che vorrebbero “limitare i diritti costituzionali dei cittadini rispettosi della legge. Non funziona. Non è efficace nel prevenire il crimine”. Per Cruz infatti lo strumento “più efficace” per proteggere i bambini nelle scuole è disporre più forze dell’ordine armate nei campus.
Più estreme sono invece le parole di Ken Paxton, procuratore generale del Texas e vicino all’ex presidente Donald Trump. “Newsmax. “Preferirei di gran lunga avere cittadini rispettosi della legge armati e addestrati, in modo che possano reagire quando succede qualcosa del genere, perché non sarà l’ultima volta”, ha detto in una intervista a Newsmax.
Per poi rincarare la dose davanti ai microfoni di Fox News, dove ha fatto una proposta impensabile per gli standard europei: “Non possiamo fermare i cattivi quando fanno cose brutte. Ma possiamo armare e preparare gli insegnanti a rispondere rapidamente. Secondo me questa è la strategia migliore”.
Anche la potente lobby delle armi, la National Rifle Association (NRA), si è auto-assolta da ogni responsabilità per il massacro, denunciandolo come “atto di un criminale isolato e disturbato”. NRA che nei prossimi giorni terrà proprio in Texas, a Houston, la sua convention annuale.
Incontro al quale parteciperà Donald Trump. “L’America ha bisogno di soluzioni reali e di una vera leadership in questo momento, non di politici e partigiani”, ha scritto l’ex presidente su Truth Social. “Ecco perché manterrò il mio impegno di lunga data di parlare in Texas alla Convenzione Nra e di tenere un discorso importante in America”.
Anche il governatore Greg Abbott e il senatore texano Ted Cruz interverranno al congresso della principale lobby pro-armi degli Stati Uniti.
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