Strage della funivia, Eitan ha aperto gli occhi: risvegliato in ospedale il bimbo unico superstite dell’incidente

Mentre dall’inchiesta giudiziaria nella notte è arrivata la prima svolta, col fermo di tre indagati per l’incidente della funivia Stresa-Mottarone, dall’ospedale Regina Margherita di Torino arrivano novità importanti e positive sul piccolo Eitan, il bambino di 5 anni unico sopravvissuto della strage.

“Poco fa il bambino è stato estubato, per un momento ha ripreso conoscenza, ha aperto gli occhi e ha trovato di fronte a se un viso conosciuto, quello della zia“, ha spiegato il direttore generale della Città della Salute di Torino, Giovanni La Valle, sulle condizioni di salute del bimbo origine israeliana.

Con lui ci sono la zia, l’equipe medica della rianimazione e gli psicologi. Eitan alle 10:45 è stato estubato “e ha ripreso per un momento conoscenza. Essendo ancora sedato dai farmaci non è ancora cosciente”, ha precisato La Valle. “La notte è passata bene e conferma la stabilità del bambino – chiariscono dall’ospedale-. Nonostante le condizioni critiche abbiamo potuto estubarlo. Aspettiamo che si possa risvegliare nelle prossime ore. È il momento più delicato”.

Dopo il drammatico incidente Eitan era stato trasportato d’urgenza nell’ospedale del capoluogo piemontese per una lunga operazione, durata cinque ore, per ridurre le fratture riportate nello schianto al suolo della cabina.

Il lento risveglio del bambino è iniziato martedì mattina, dopo due notti in condizioni stabili, con la riduzione della terapia farmacologica da parte dell’equipe medica che ha seguito Eitan. La prognosi del piccolo resta riservata, ma filtra comunque del cauto ottimismo dai sanitari: la risonanza magnetica a cui è stato sottoposto ieri non ha evidenziato danni neurologici, sia a livello celebrale sia a livello del tronco encefalico.

Il bambino al risveglio di questa mattina ha potuto trovare accanto a sé la zia: nell’incidente del Mottarone Eitan ha infatti perso Amit Biran e Tal Peleg, i suoi genitori, il fratellino Tom e i bisnonni Itshak e Barbara Konisky Cohen, giunti in Italia pochi giorni prima del disastro per stare proprio in compagnia dei bisnipoti.

Le cinque salme sono partite proprio stamane da Verbania per l’aeroporto di Milano-Malpensa, dove un volo di Stato le riporterà in Israele dove saranno celebrati i funerali.