L'attentato in Germania
Strage di Hanau, killer era estremista di destra. Il suo ‘testamento’: “Annientare popoli non tedeschi”
Era un estremista di destra l’autore della strage di Hanau, la città di 100mila abitanti poco distante da Francoforte, in Germania, dove ieri sera sono morte 11 persone. Un atto che, come precisato dal ministro dell’Interno dell’Assia Peter Beuth, è stato classificato come “terrorismo” dagli inquirenti. “Condanno questo massacro che attenta alla pace e alla libertà della nostra società”, ha affermato il ministro.
LE MOTIVAZIONI RAZZISTE – L’autore della strage si chiamerebbe Tobias R.: secondo la Bild la polizia avrebbe trovato un video e una lettera dai chiari toni xenofobi e razzisti nelle quali l’autore della strage spiegava le ragioni del suo piano stragista. Per l’autore dell’eccidio, questo il suo folle ideale, i popoli che non possono essere espulsi dalla Germania andavano annientati.
LA STRAGE – Secondo una prima ricostruzione verso le 10 di mercoledì sera l’uomo ha sparato all’impazzata da una macchina scura verso due shiha-bar, locali dove si fuma il narghilè notoriamente frequentanti dalla comunità turca, provocando nove vittime. Successivamente la polizia lo ha trovato morto nella sua abitazione assieme alla madre.
I primi colpi sono stati esplosi contro il “Midnight” a Heumarkt. Stando a quanto riportato dalla Bild, che cita un testimone, l’assalitore avrebbe sparato tra gli otto e i nove colpi di arma da fuoco. L’attentatore si poi spostato nel quartiere di Kesselstadt, presso il “Arena Bar & Cafè” di Karlsbader Strasse, dove il killer ha bussato alla porta per poi aprire il fuoco attorno a sé nell’area fumatori.
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