L’incendio nella sala concerti Crocus City Hall di Mosca ancora non è del tutto domato. È tenuto sotto controllo e nelle prossime ore sarà definitivamente spento. L’attentato compiuto da almeno cinque uomini armati pesantemente ha lasciato la Russia nel terrore, i video che sono circolati quasi in diretta hanno svelato la dinamica della strage. In quella sala c’erano migliaia di persone, centinaia sono stati coinvolti. I morti sono decine, i feriti ancora di più mentre i terroristi potrebbero essere riusciti a fuggire. A rivendicare l’attacco terroristico sono stati i jihadisti dell’Isis.

Attentato a Mosca, quanti morti e feriti

Il bollettino delle vittime dell’attacco è cresciuto via via che il tempo passava. Da 12 si è passati a 40, poi a oltre 60, dopo a 93 e ora a 143, con alcuni corpi che sono stati estratti sotto le macerie della struttura. Quest’ultimo numero è stato confermato dalla Commissione investigativa russa, riportata dall’agenzia di stampa Tass. Ma potrebbe essere un bilancio ancora provvisorio.

I feriti sono 145, secondo i dati del ministero della Sanità. Tra di loro 80 sono stati ricoverati in ospedale, tra cui anche 5 bambini. Decine sarebbero in gravi condizioni.

Attentato a Mosca, l’Isis ha rivendicato la strage

Con un comunicato ufficiale tramite un canale Telegram, l’Isis ha rivendicato nelle ore successive alla strage la propria responsabilità. “I combattenti dello Stato islamico hanno attaccato un grande raduno cristiano nella città di Krasnogorsk, alla periferia della capitale russa, Mosca, uccidendo e ferendo centinaia di persone e causando li’ una vasta distruzione prima di ritirarsi in sicurezza nelle loro basi” si legge nel messaggio.

A inizio mese la Russia aveva eliminato diversi sospettati jihadisti in un’operazione in Inguscezia, nel Caucaso settentrionale. Mentre il 7 marzo era stata smantellata una cellula dell’Isis, nella provincia di Kaluga, che aveva come obiettivo quello di attaccare una sinagoga a Mosca.

Dopo la rivendicazione dell’Isis, dagli Stati Uniti un funzionario americano ha riferito alla Cbs News che Washington non ha motivo di dubitare della paternità dello Stato Islamico sull’attacco.

Attentato a Mosca, i responsabili in fuga

Secondo quanto riferito dall’Isis i responsabili dell’attacco sono riusciti a fuggire. Anche Mosca non ha comunicato la cattura o la morte di nessuno degli attentatori. Nella serata di ieri sono circolate le immagini di un arresto di un uomo da parte delle forze speciali russe nei pressi della Crocus Hall City, ma non è ancora chiaro chi sia e non sembra essere uno dei membri del commando di terroristi.

Gli uomini erano armati di fucili d’assalto Kalashnikov e avevano tante munizioni. La Tass riporta di un video pubblicato dall’ufficio stampa del Comitato investigativo russo in cui si vede il tipo di arma e la quantità di munizioni in possesso dei terroristi.

Attentato a Mosca, cosa ha detto Putin

Nella notte è arrivato anche un messaggio del presidente russo Vladimir Putin. Lo zar ha augurato una pronta guarigione a tutte le persone rimaste ferite nell’attentato a Mosca e ha espresso gratitudine ai medici impegnati. Putin non ha fatto ancora altre dichiarazioni pubbliche ufficiali, ma il servizio stampa del presidente è stato tenuto aggiornato costantemente sulla situazione dell’attacco.

Non è da escludere che nelle prossime ore il presidente russo possa parlare pubblicamente alla Russia.

Attentato a Mosca, gli Stati Uniti avevano avvisato la Russia

Già nei primi minuti dopo la diffusione delle immagini della strage a Mosca, i media avevano ricordato come gli Stati Uniti circa due settimane fa avevano messo in guardia i propri cittadini in Russia da un possibile attentato. Inoltre, Cnn e New York Times avevano riportato la notizia che Washington avesse avvertito proprio Mosca all’inizio di marzo di un possibile attacco terroristico.

La Casa Bianca ha confermato queste indiscrezioni dei media. La portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Adrienne Watson, infatti, ha dichiarato: “All’inizio di questo mese, il governo americano aveva informazioni su un piano per un attacco a Mosca contro grandi raduni e concerti” e le “ha condivise con le autorità russe”.

Redazione

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