L'allarme
Streptococco di gruppo A: sintomi, contagio e incubazione dell’infezione batterica che spaventa il Giappone. Impennata di casi e decessi

Allarme in Giappone per la diffusione di una rara ma pericolosissima infezione batterica di cui le autorità sanitarie locali tuttora ignorano l’origine. I dati provvisori diffusi dall’Istituto Nazionale delle Malattie Infettive (NIID) rivelano che nel 2023 in Giappone si sono registrati 941 casi di sindrome da shock tossico streptococcico (STSS), vale a dire di quella che è considerata come la forma più grave e spesso e volentieri letale della malattia da streptococco di gruppo A.
I numeri parlano di un fenomeno in rapida crescita
Un fenomeno in rapida crescita che farà registrare un numero ancora maggiore di infezioni nel 2024. I ceppi di batteri altamente virulenti individuati dalle autorità sanitarie locali lasciano presagire che si potrà raggiungere un’impennata di infezioni e di decessi nel 2024 rispetto ai numeri già consistenti registrati lo scorso anno. Basti pensare che solo nei soli mesi di gennaio e febbraio sono stati segnalati ben 378 pazienti colpiti dalla STSS, con casi che sono risultati diffusi in tutte le 47 prefetture in cui è suddiviso il Giappone, ad eccezione di sole due.
Quali sono i sintomi dell’infezione da streptococco
I sintomi da infezione faringea da streptococco si manifestano in genere dai due ai cinque giorni dopo il contagio e sono: mal di gola, dolore durante la deglutizione, tonsille gonfie e arrossate con presenza di placche, febbre, linfonodi del collo gonfi.
Come diagnosticare l’infezione da streptococco
Per la diagnosi, occorre dimostrare la presenza dello streptococco con il tampone. Le faringotonsilliti da streptococco beta emolitico di gruppo A (SBEGA) sono le uniche che richiedono un trattamento antibiotico. Non bisogna mai iniziare la terapia antibiotica se non è stato prima eseguito un tampone.
Quanto dura l’infezione da streptococco
Generalmente la malattia dura 3 – 4 giorni. Lo streptococco risponde molto bene agli antibiotici che vanno somministrati per l’intero ciclo prescritto. Dopo 24-48 ore di somministrazione del farmaco, il bambino non è più contagioso e può ritornare all’asilo o a scuola, se sta meglio
Come si cura l’infezione da streptococco
La terapia per lo streptococco è piuttosto semplice: si somministra l’antibiotico amoxicillina per dieci giorni. In caso di allergia si sostituirà con cefalosporine o macrolidi. Già dopo 48 ore dall’inizio della terapia il bambino non è più da considerarsi contagioso, anche se dovesse avere ancora un tampone positivo.
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