La scomparsa di Salvatore Imperato
Stroncato dal covid il tassista del Vesuvio, il cordoglio per “Patty Pravo”: “Era un simbolo della comunità”
Era conosciuto da tantissimi se non da tutti. Salvatore Imperato, 60 anni, è morto per le complicanze del contagio da covid-19. Era conosciuto come il tassista storico del Vesuvio. Una sorta di personaggio simbolo della comunità. A dare la notizia il sindaco Ciro Buonajuto, che su suo profilo Facebook ha espresso le sue condoglianze e alcune righe di cordoglio: “Oggi la città di Ercolano è più triste. Questo maledetto virus ha portato via Salvatore Imperato, tassista storico del Vesuvio, conosciuto da tutti. Ai suoi figli il mio cordoglio più sincero”.
Imperato si è spento all’ospedale San Leonardi di Castellammare di Stabia. Era ricoverato dal 18 novembre a causa del contagio. Alcuni giorni fa aveva perso il fratello, morto anche lui a causa del coronavirus. Lascia la moglie e due figli. Era conosciuto per la sua verve, la sua affabilità, la facilità nell’entrare in connessione con i clienti. Raccoglieva le storie che portava sulla sua automobile. Ha accompagnato sul Vulcano turisti da tutto il mondo. Era poliglotta. Cantava – tanto da meritarsi il soprannome di “Patty Pravo” – sorrideva e raccontava aneddoti e curiosità per i suoi clienti, come ricorda anche Luigi Luciani, vicesindaco di Ercolano.
“Ci ha lasciato stanotte, vinto dal covid, Salvatore da tutti conosciuto come ‘Patty Pravo’ per le sue doti da performer, tassista storico del Vesuvio, amato dai cittadini, ma soprattutto dai turisti. Il transfer per il Vesuvio con te era uno spettacolo teatrale, pieno di racconti e divertimenti. Sapevi cantare e ballare, mi hai sempre regalato il tuo sorriso e il tuo sostegno. Mancherai a tutti, saremo vicini ai tuoi splendidi figli”.
Lo stesso cordoglio è espresso da molte altre persone in queste ore: “Non ci credo!”, “Se ne va un simbolo della nostra infanzia”, “Il Vesuvio non sarà più lo stesso senza di lui”, “No! ‘Patty Pravo’ non muore! Non puoi morire!!! Sei solo andato a fare il tassista in Paradiso, sei diventato il tassista di Dio!”, solo alcuni dei messaggi che provano il dolore di un’intera comunità.
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