La giovane ha 23 anni
Studentessa colpita alla testa e violentata nel campus universitario di Torino
Ha sentito bussare alla sua porta e ha aperto, credendo fosse qualche altro studente, trovandosi davanti uno sconosciuto che è entrato nella stanza aggredendola e violentandola. E’ ricoverata in ospedale una studentessa di 23 anni, originaria di Messina, dopo la violenza subita nel campus universitario a Torino poco dopo la mezzanotte del 30 ottobre.
La giovane sarebbe stata colpita alla testa, subendo un trauma cranico, prima di subire la violenza sessuale. Secondo quanto riferisce La Stampa, è stata soccorsa da un’équipe del 118, dopo che altri inquilini della residenza universitaria avevano chiamato il numero di emergenza, ed è stata portata all’ospedale Sant’Anna per gli accertamenti legati alla violenza sessuale e poi alle Molinette, per le lesioni subite alla testa
Sul caso sono in corso le indagini della polizia che sarebbero alla ricerca di un giovane di nazionalità straniera. L’episodio è avvenuto nella residenza universitaria “Paolo Borsellino”, gestita dall’Edisu, che si trova nelle vicinanze del Politecnico. Secondo le prime informazioni l’aggressore è un uomo che si è introdotto nel residence e avrebbe bussato anche ad altre porte.
L’Edisu ha messo una stanza a disposizione dei familiari, in arrivo a Torino dopo essere stati informati di quanto accaduto.
“Sono stato subito informato di quanto accaduto e mi sono recato sul posto. Resto in contatto costante con le forze dell’ordine che stanno cercando il responsabile di questo gravissimo fatto. La mia solidarietà alla studentessa e alla famiglia”. Queste le parole di Alessandro Ciro Sciretti, presidente di Edisu Piemonte, in merito all’aggressione.
“Un episodio gravissimo che ci lascia sgomenti. Le forze dell’ordine stanno cercando il responsabile e hanno tutto il nostro sostegno. Esprimo la nostra vicinanza e la solidarietà alla giovane studentessa”. E’ il commento, via twitter, del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.
Il governatore del Piemonte Alberto Cirio dichiara: “Ho già sentito il presidente dell’Edisu, Sciretti, perché siamo sgomenti per quanto avvenuto questa notte. Lo sono come presidente ma prima ancora come padre, e mi stringo a questa ragazza e alla sua famiglia. La Regione – aggiunge – farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per essere al loro fianco”.
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