Gli studenti e le studentesse dei licei di Roma sono in rivolta. Il Liceo Aristofane, Nomentano Orazio e l’I.I.S. Pacinotti-Archimede sono stati occupati all’alba di questa mattina.
Le studentesse e gli studenti degli istituti della zona di Montesacro, nel III Municipio, hanno “preso possesso” degli spazi prima dell’inizio delle lezioni, andando a ingrossare le fila delle scuole occupate dall’inizio di ottobre a oggi. Anche il Vittoria Colonna al Rione Regola si è aggiunto ai suoi colleghi più periferici.

Le rivendicazioni

Abbiamo deciso di occupare le nostre scuole per contestare la gestione dell’istruzione pubblica italiana degli ultimi anni e per proporre una scuola a misura di studentə, aperta, sicura, accessibile ed inclusiva, che sappia ascoltarci, formarci e supportarci – si legge in una nota condivisa – Abbiamo il diritto ed il dovere di avere un ruolo nel dibattito pubblico in qualità di studenti e studentesse e futuro di questo Paese“.

L’ora delle richieste formali è finita – prosegue la nota -, è il momento di pretendere, perché non può esistere un futuro roseo per un paese che pensa ossessivamente all’oggi senza preoccuparsi per il domani”.

Gli studenti e le studentesse di Roma hanno deciso di alzare il livello delle proteste, agendo insieme. Da più di un mese e mezzo, infatti, sono state occupate dodici scuole: dall’Istituto Cine-tv Rossellini, occupato ad inizio ottobre, al liceo Tasso che ha interrotto temporaneamente le lezioni la scorsa settimana. Prima ancora erano stati occupati Ripetta, Albertelli, Virgilio, Visconti e Manara.

Le richieste

I liceali e le liceali hanno elencato le loro richieste che spaziano dagli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, alla lotta alla discriminazioni di genere, di razza e di orientamento sessuale, “in collaborazione con i centri antiviolenza del nostro territorio”. E ancora “rivoluzione” del sistema delle valutazioni e bocciature, assicurando una “scuola aperta anche il pomeriggio, che metta a disposizione spazi per la socialità, lo studio, i corsi extracurriculari, lo sport e la musica”.

Ci siamo ripresə i nostri spazi e cercheremo di costruire e mettere in atto in modo autorganizzato un’alternativa alla scuola che conosciamo, viviamo e attraversiamo ogni giorno. In queste giornate le scuole sono veramente nostre e di tuttə.
Continueremo a stare nelle piazze, nelle strade, nelle scuole, nelle università, non ci fermeremo finché non ci ascolterete“, si legge nella nota degli studenti e delle studentesse.

Stamattina sono state occupate tutte le scuole superiori del terzo municipio. Hanno partecipato più di 2mila studenti– scrive sul suo profilo Facebook l’assessore alla Cultura del III Municipio, Christian RaimoOra ci sono assemblee permanenti ovunque. È abbastanza impressionante questa capacità di mobilitazione”.

E’ mia intenzione raccogliere la voce delle studentesse e degli studenti, tra i soggetti che hanno pagato più duramente il prezzo di questi anni di pandemia“, scrive su Facebook l’assessora capitolina alla Scuola, Claudia Pratelli, in un post in cui sottolinea: “Da giorni alcune scuole superiori della città sono occupate dalle studentesse dagli studenti. Oggi ne sono state occupate altre“. “C’è un movimento studentesco – sottolinea – che attraversa la città che pone domande decisive sul modello di sviluppo, sulla qualità della scuola e che accende un faro su bisogni e fragilita’ nuove, come quello della salute mentale“.