"Qui lo Stato non esiste"
Stupro Caivano “la mamma vuole conoscere i benefattori che si sono sostituiti alle istituzioni” | De Luca: “case assegnate dalla camorra”

Un numero WhatsApp sul quale comunicare la disponibilità a dare una mano alla famiglia di una delle due cuginette vittime di abusi nel Parco Verde di Caivano: ad attivarlo è stato l’avvocato Angelo Pisani, legale della mamma di una delle bimbe.
“Sul numero riceveremo tutte le offerte di disponibilità, impegni e lettere motivazionali – dice Pisani – per organizzare un esercito del bene”. “Dopo tante notizie e caos – fa sapere ancora Pisani – la mamma della bambina ha avuto un calo fisico e un lieve malore che la costringeranno ad alcuni giorni di riposo“. “E’ determinata – conclude il legale – ad affrontare il lungo percorso che la porterà verso una vita diversa. Non vede l’ora di conoscere i benefattori della società civile che si sono già fatti avanti per sostituirsi alle istituzioni”.
La denuncia del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è gravissima
No – ha detto De Luca durante la diretta Facebook di oggi – lo Stato non c’è a Caivano. E’ certo, al di là della propaganda e delle liturgie inutili. Ho segnalato – ha aggiunto, riferendosi all’incontro avuto ieri con la premier Meloni dopo la visita del governo al Parco Verde – che una buona parte degli occupanti degli alloggi di Caivano sono abusivi. Molte case sono state liberate ultimamente e la nuova assegnazione è stata decisa dalla camorra. C’è bisogno di risolvere questo problema, altrimenti ancora una volta facciamo propaganda”.
De Luca cita gli odiosi episodi di violenze sessuali ai danni di minori e giovani donne. “Quello di Caivano è stato un episodio particolarmente odioso, ma non meno di quello che è accaduto in Sicilia. Sono indignato per le immagini di un branco di animali che hanno violentato una ragazza. Sono bestie. Devono vergognarsi di dirsi uomini. Non sono delinquenti, sono bestie, mezzi uomini”.
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