Ci sarebbero almeno due maggiorenni nel mirino degli inquirenti, per le violenze di gruppo, compiute nel Parco Verde di Caivano, quartiere piagato da profondo degrado, nell’hinterland napoletano. Si tratterebbe di due residenti del quartiere, di 19 e 18 anni, che – secondo quanto riporta l’Agi – sarebbero indagati a piede libero per gli abusi sessuali di gruppo subiti da due bambine del posto, due cuginette di appena 11 e 12 anni. Gli abusi, lo ricordiamo, sono stati denunciati dai familiari delle vittime, dopo mesi di minacce e ricatti subiti dalle piccole da parte del branco.

Sarebbero, invece, numerosi i minorenni implicati nella vicenda. Addirittura più dei 15 ipotizzati inizialmente: tutti coinvolti negli abusi ai danni delle due bambine, perpetrati non solo nei locali dell’ex piscina abbandonata “Delphinia”, ma anche nella villa comunale del quartiere, a pochi passi dalla sede della Polizia Municipale. Questo è quanto emerge dalle prime risultanze investigative della Procura di Napoli Nord, che sta indagando sulla vicenda, insieme alla Procura dei Minori.

E, intanto, come spiega oggi il quotidiano il Messaggero, esisterebbero almeno una decina di video: le violenze subite dalle due cuginette sarebbero state filmate dai membri del branco. Sarebbe stato salvato sul cellulare anche un atto di autoerotismo – visualizzato da uno dei genitori di un minorenne indagato – poco prima che il cellulare stesso venisse sequestrato.

Per ora gli inquirenti non confermano la presenza di simili immagini. Le ipotesi in campo sono che la minore sarebbe stata indotta ai rapporti con minacce o promesse di denaro: pochi spiccioli, in cambio dell’orrore. Forse, una ricarica telefonica.

I cellulari sui quali si sta indagando sono al centro di accertamenti tecnici; otto dei dispositivi sequestrati appartengono a dei minorenni, mentre due sarebbero appartenuti ai maggiorenni coinvolti.

 

 

 

 

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