Era stata invitata a casa per pranzo e tutto sembrava andasse bene quando invece quell’appuntamento si è trasformato in un vero e proprio incubo. Due uomini sono stati condannati per l’accusa di aver stuprato, a più riprese, una donna di 45 anni. La condanna è arrivata dal gup di Napoli Antonio Baldassarre al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. Condanna di cinque anni e otto mesi di reclusione.

Era cominciato tutto in una scuola di ballo. La donna avrebbe conosciuto un uomo di 51 anni in una scuola di ballo. E tra i due era nata un’amicizia. Più di due anni fa, a maggio del 2020, alla fine del primo lockdown per l’emergenza covid-19, l’uomo ha invitato la donna a pranzo a casa sua. La 45enne ha accettato e a casa dell’uomo ha trovato anche un amico di quest’ultimo, di 49 anni.

Secondo quanto ricostruito nel processo la donna sarebbe stata indotta ad assumere alcol e droghe. Quando ormai aveva perso il controllo i due si sono approfittati di lei, l’avrebbero portata in camera da letto e l’avrebbero violentata a turno. La 45enne ha denunciato quattro giorni dopo, in un centro antiviolenza. Aveva raccontato dello stupro a delle amiche. Le indagini sul caso sono state condotte dagli investigatori del commissariato Vomero e della Squadra Mobile, coordinati dalla sezione “Fasce Deboli” della Procura di Napoli (pm Barbara Aprea, procuratore aggiunto Raffaello Falcone).

Il giudice non ha ritenuto sussistente l’aggravante, contestata dal pm, dell’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti. La donna è riuscita nel corso delle indagini a descrivere due stampe appese in corridoio e uno scarabocchio sul muro. Particolari che avrebbero ulteriormente indirizzato gli investigatori sugli accusati dello stupro di gruppo.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.