Una nuova indagine, partita dalla segnalazione di Asia Vitale, la giovane vittima in estate dello stupro di Palermo, è stata aperta dalla Procura del capoluogo siciliano  a carico di un minorenne e di sua madre. Un ragazzo estraneo ai fatti di quella sera, ma ora accusato di violenza sessuale nei confronti della stessa vittima. Quando i carabinieri le chiesero se in passato aveva già vissuto simili episodi, la ragazza aveva infatti raccontato che qualche mese prima di quell’estate, tra maggio e giugno 2023, era stata oggetto di un altro tentativo di stupro e di essere riuscita a fuggire spruzzando dello spray al peperoncino, denunciando l’aggressore.

Il sequestro e le minacce

Una questione non ancora risolta per l’accusato, che ieri assieme a sua madre avrebbe cercato di costringerla a ritirare la querela, minacciandola e trascinandola dai carabinieri. I militari dell’arma stanno ancora indagando per ricostruire la vicenda, anche grazie alle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, ma stando al racconto della vittima, le sarebbe prima stato puntato contro un coltello, e poi sarebbe stata trascinata all’interno di una abitazione a Ballarò, nel centro del capoluogo siciliano, mentre passeggiava in strada con il fidanzato e alcuni amici.

Il trasferimento in una località segreta

Sui social, Asia aveva già raccontato recentemente il suo profondo disagio: “Dovunque vada gridano il mio nome ridendo o dicendo parolacce. Sono stanca di tutto e di tutti. Come faccio a vivere una vita senza che nessuno mi voglia bene veramente? Questa non è vita”. E così nelle scorse ore Asia è stata portata in una località segreta. “Dopo l’aggressione nei suoi confronti, la mia assistita è stata portata altrove per tenerla al riparo da ulteriori minacce”, ha detto l’avvocato Carla Garofalo, legale della ventenne. Subito dopo quella sera del sette luglio, era stata trasferita in una comunità protetta, salvo poi fare rientro in città ospite di una zia. Ora la decisione della magistratura di agevolare il suo trasferimento.

Il primo condannato

Per lo stupro di gruppo  è già stato condannato con rito abbreviato a 8 anni e otto mesi l’unico minorenne. Mentre il 19 aprile è in programma l’udienza preliminare nei confronti degli altri sei componenti del branco.

Redazione

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