Stavolta è un esponente delle forze dell’ordine – Massimiliano Orrù, comandante della Polizia Municipale del comune di San Gavino Monreale, paese a 50 chillometri da Cagliari – a provocare indignazione, fra gli utenti social, e non solo, per le parole scioccanti, utilizzate per commentare lo stupro di gruppo avvenuto a Palermo lo scorso 7 luglio, ai danni di una diciannovenne. Un caso delicato, la cui inchiesta è in corso.

Orrù scrive su Facebook: “Insegnate alle vostre figlie a non scimmiottare i maschi e a non ubriacarsi“, così come riporta il quotidiano L’Unione Sarda. Orrù aveva rincarato la dose, scrivendo: “A noi maschi fa bene ogni tanto… a voi invece malissimo. Restate donne e non cercate di fare gli uomini… Siete femmine e non maschi”.

Parole che Orrù, in seguito, ha tentato di rimuovere
, ma invano: ormai in tanti avevano fatto il fermo immagine del post, condividendo l’orrore delle parole del capo della polizia locale.

Ancora una volta, dunque, spunta l’odiosa pratica di colpevolizzare la vittima del branco. Immediata la presa di distanza, da parte del sindaco della cittadina, Carlo Tommasi. Dice Tommasi: “Ovviamente prendiamo le distanze dalle parole del comandante che rischiano di danneggiare un’amministrazione da sempre impegnata per difendere i diritti di tutti e delle donne in particolare”.

E c’è chi ora chiede dei provvedimenti severi nei confronti del comandante Orrù, tra cui il centro antiviolenza del Medio Campidano Feminas che ha chiesto azioni “utili a censurare il pessimo comportamento del dipendente, nonché pubblico ufficiale”.

Redazione

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