Suicidio al tribunale di Milano, ex avvocato si lancia dal sesto piano: in un biglietto le motivazioni del gesto

Si è lanciato dal sesto e penultimo piano del tribunale di Milano, morendo sul colpo dopo esser precipitato per circa venti metri. È quanto accaduto mercoledì mattina nel Palazzo di giustizia del capoluogo lombardo: l’uomo non era un dipendente dell’amministrazione giudiziaria, né un imputato in uno dei tanti processi previsti oggi, o un operaio per i lavori in corso da settimane nel Tribunale.

In tasca le forze dell’ordine gli hanno trovato infatti un tesserino da avvocato. In realtà però, come scrive il Corriere della Sera, non era più iscritto all’Ordine di Milano che lo aveva sospeso in via amministrativa da diversi anni, formalmente non esercitava più dal 2014. Era poi stato sottoposto a procedimento disciplinare per aver in qualche modo esercitato ancora la professione di civilista nonostante la sospensione.

Nel biglietto trovato addosso alla vittima, di circa 50 anni, l’uomo avrebbe manifestato l’intenzione di togliersi la vita sia per problemi economici sia per travagliate questioni familiari. Il corpo dell’ex avvocato è stato rinvenuto nel cortile interno vicino alla entrata di via Manara, dove sono stati eseguiti gli accertamenti della scientifica: si sarebbe buttato dalla finestra del bagno lungo il corridoio della Sezione Locazioni del Tribunale civile al sesto piano.

Le indagini sono coordinate dal pm di turno Cristiana Roveda, ma sul luogo della tragedia è giunto anche il procuratore capo Marcello Viola. “Si tratta di una persona estranea all’ambiente giudiziario e, al momento, l’ipotesi prevalente è quella del suicidio“, aveva detto in un primo momento Viola parlando ai giornalisti, subito dopo il ritrovamento dal cadavere intorno alle 12:30.

Dal biglietto che aveva con sé, ha aggiunto Viola successivamente, emergerebbe “disagio, rammarico e dispiacere“, ha detto il procuratore capo di Milano.

Prima di compiere il gesto estremo, l’uomo è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza del tribunale e, da quanto si apprende, sembrava tranquillo. I familiari dell’uomo, aveva una moglie e due figli, sono stati informati della tragedia e sul corpo è stata disposta l’autopsia