Sale ed esulta il Partito Democratico: che scalza Fratelli d’Italia. È il primo partito, quello guidato dal segretario Enrico Letta. È quanto conferma la Supermedia AGI/YouTrend sulla base dei rilevamenti di 8 istituti demoscopici diversi negli ultimi 15 giorni. Scende anche la Lega. Ed è quindi l’intera area del centrodestra ad arretrare (con Forza Italia che si mantiene stabile) pur restando la prima coalizione tra partiti: un accordo del centrosinistra con il Movimento 5 Stelle potrebbe comunque cambiare gli equilibri. A influire su tutto il panorama politico le elezioni, la Legge di Bilancio, la risalita nei contagi da coronavirus.

La Supermedia delle liste piazza dunque primo il Pd, con il 20,3% e in salita dello 0,4%; Fratelli d’Italia (che dunque non sarebbe più il primo partito) al 19,6 (in calo di 0,5 punti). Staccata di un punto preciso la Lega al 18,6% (in calo di 0,1). Il Movimento Cinque Stelle si attesta al 16,4%, in calo di 0,3 punti: la nuova leadership dell’ex Presidente del Consiglio e “avvocato del popolo” Giuseppe Conte non sembra sortire effetti sui pentastellati. Alle spalle dei “big four” Forza Italia è stabile al 7,4%. Seguono Azione (3,8%, in calo di 0,3) e Italia Viva (2,6%, in crescita di 0,2%). A chiudere: Sinistra Italiana 2,1 (+0,2), Art.1-MDP 2,0 (+0,1), Verdi 1,9 (+0,1), +Europa 1,5 (=).

La Supermedia è una media ponderata calcolata sulla base delle rilevazioni di otto istituti demoscopici diversi negli ultimi 15 giorni, dal 27 ottobre al 10 novembre. Un consenso così alto da inizio legislatura per le componenti progressiste e di sinistra si è visto raramente da inizio legislatura. “Va detto che una buona metà del terreno perso dal centrodestra nelle ultime due settimane (-1,2%) è da attribuirsi – commenta Agi in un articolo a supporto del calcolo – alle liste minori dello schieramento conservatore (tra cui Coraggio Italia di Toti e Brugnaro) che nella nostra Supermedia non compaiono – essendo stimate regolarmente sotto l’1% – ma che questa settimana risultano avere un peso ancora più marginale del solito”.

Per quanto riguarda il governo, i rapporti di forza all’interno della maggioranza, si rafforza l’area giallo-rossa (Pd-M5s-Mdp) al 38,7%, in crescita di 0,7 punti. Il centrodestra (Lega-FI-Toti) al 27% e in calo di 0,7 punti. Centro liberale al 7,8%, in crescita di 0,4 punti. L’opposizione di Centrodestra, rappresentata da Fdi, l 19,6% e in calo dello 0,5%. L’opposizione di Sinistra al 2,1% e in crescita di 0,2%.

Resta comunque prima la coalizione di centrodestra al 46,6% anche se in calo dell’1,2%. Il centrosinistra arriva al 28,2% in crescita di quasi un punto percentuale e il Movimento 5 Stelle al 16,4%, in crescita dello 0,3. A seguire Liberi e Uguali al 4,1 in crescita del 0,3%. Altri partiti totalizzano il 4,7% in calo dello 0,3%. Un accordo del centrosinistra con il Movimento 5 Stelle (e quindi Pd con LeU e M5s) arriverebbe al 48,7%.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.