A Suviana, i sommozzatori hanno ritrovato anche il corpo della sesta vittima. Si tratta di Alessandro D’Andrea, 37 anni, tecnico specializzato originario di Forcoli, provincia di Pisa, dove risiedeva prima di trasferirsi in Lombardia, insieme alla compagna, anche lei originaria della provincia di Pisa per lavorare per la Voith di Cinisello Balsamo (Milano).
Al momento un solo lavoratore risulta ancora disperso. È Vincenzo Garzillo 68 anni, residente a Napoli (quartiere Pianura), ex dipendente Enel di 68 anni, in pensione da poco più di un anno (lavorava nella centrale di Suviana come consulente esterno per supervisionare le operazione di riattivazione dei macchinari).
Nel pomeriggio erano state identificate la quarta la quinta vittima, corrispondenti ai nomi di Paolo Casiraghi, 59enne di Milano e dipendente della ABB con sede a Milano. Una vita trascorsa nella zona nord di Milano, fra Niguarda e Bicocca e di Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò (Padova), lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro. Era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Lo scenario, descritto dai soccorritori, resta di estrema difficoltà: ambiente difficile con visibilità ridotta e acqua inquinata, si opera al tatto ed ovviamente non si presta alle attività di ricerca che vanno avanti a oltranza, le ricerche vengono svolte anche con robot filoguidati dalla superficie, come ha spiegato Giuseppe Petrone, responsabile dei sommozzatori dei vigili del fuoco.
La scorsa notte si sono resi necessari lavori di bonifica per rimuovere uno strato di acqua che ha invaso i locali, dove è avvenuto lo scoppio: in particolare sono stati rimossi quasi totalmente gli olii e gli idrocarburi presenti in superficie.
Nel frattempo, a Bologna, la Procura ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo e ora punta a fare luce sulla catena dei subappalti.