Primo passo ufficiale della Turchia per il via libera all’ingresso della Svezia nella Nato. La commissione Esteri del parlamento turco, infatti, ha approvato il protocollo di adesione di Stoccolma. Un ok arrivato dopo 19 mesi. L’annuncio è stato dato da un parlamentare dell’opposizione, Utku Cakirozer (Chp). Ora il testo dovrà passare per il parlamento, dove la maggioranza è tenuta dall’alleanza di governo del presidente Recep Tayyip Erdogan che lo scorso luglio aveva accettato di passare il documento al parlamento. Ancora non si conosce la data del vaglio dell’Assemblea nazionale, ma intanto un altro ostacolo nel percorso della Svezia verso l’Alleanza Atlantica è stato rimosso.

La reazione di Stoltenberg

Il via libera della commissione parlamentare non poteva che trovare il gradimento da parte di Jens Stoltenberg. Il segretario generale della Nato ha infatti apprezzato l’approvazione: “Accolgo con favore il voto del Comitato per gli Affari esteri del parlamento turco che ratifica l’adesione della Svezia alla Nato”, che poi ha esortato la Turchia e l’Ungheria, l’altro Paese che sta mettendo in stallo la candidatura di Stoccolma, a completare l’iter “il più presto possibile”.

Perché la Turchia ha ritardato l’ingresso della Svezia nella Nato

Il primo ok è stato dato, quindi, dalla Turchia. Per l’ufficialità bisognerà però ancora aspettare, dopo questi 19 mesi di stallo imposto da Ankara. Il veto turco sulla Finlandia è invece durato meno, con Helsinki che infatti è riuscita a entrare nella Nato diventandone il 31° membro.

Per la Svezia la questione è ancora bloccata e i recenti episodi di roghi del Corano a Stoccolma non hanno aiutato. Ankara per dare il suo assenso ha chiesto garanzie in cambio da parte di Stoccolma, ma anche degli Stati Uniti. Per Erdogan il paese scandinavo dà rifugio ai militanti curdi mentre dovrebbe estradarli. Il presidente turco ha poi usato la leva dell’ingresso della Svezia anche con gli Usa, chiedendo a Washington di vendergli 40 nuovi aerei caccia F-16 per ringiovanire la flotta turca. L’amministrazione di Joe Biden ha accettato, ma nel Congresso statunitense sono diverse le voci contrarie a fornire armamenti alla Turchia.

Il veto dell’Ungheria

Intanto, però, a bloccare l’adesione nella Nato della Svezia c’è anche l’Ungheria di Viktor Orban. La motivazione ufficiale è che Budapest sia stata infastidita da alcuni commenti sullo stato della democrazia ungherese da parte di alcuni politici svedesi. Ma in pratica, il sospetto è che anche Orban stia valutando possibili contropartite da chiedere in cambio del lasciapassare a Stoccolma, nonostante alcuni deputati ungheresi abbiano confermato di voler seguire l’esempio della Turchia.

Redazione

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