È stato assolto dall’accusa di rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamo, perché il fatto non sussiste, l’ex comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette. I giudici della Terza Sezione penale della Corte d’Appello di Roma hanno riformato ieri la sentenza di primo grado che nel gennaio del 2021 aveva condannato il generale a dieci mesi di carcere.

‘’Grandissima soddisfazione per una sentenza che restituisce giustizia e verità a vantaggio di chi ha sempre servito lo Stato’’, ha commenta all’Adnkronos l’avvocato Carlo Bonzano difensore, insieme al collega Fabio Lattanzi, di Del Sette.

‘’La decisione della Corte di Appello di Roma ha finalmente riconosciuto l’innocenza del generale assolvendolo dall’ingiusta accusa di rivelazione d’ufficio e favoreggiamento. Una decisione giusta che ristabilisce la verità anche se purtroppo è arrivata dopo anni di logorante attesa che hanno segnato la vita di un irreprensibile uomo delle istituzioni’’, hanno aggiunto Lattanzi e Bonzano.

Del Sette, primo comandante generale nella plurisecolare storia della Benemerita ad essere condannato alla prigione, era accusato di aver rivelato all’allora presidente di Consip Luigi Ferrara di essere sotto indagine da parte del Noe dei carabinieri. I fatti risalivano al 2016 e a condurre l’inchiesta era il Pm napoletano Henry John Woodcock. La vicenda causò uno scontro violentissimo all’interno all’Arma, con i carabinieri del Noe che avrebbero voluto intercettare i vertici di viale Romania, condizionando anche alcune importanti nomine apicali.