Tanta voglia di nucleare e poche scorie. Per una vera transizione ecologica c’è chi non vuole perdere altro tempo

C’è una gran voglia di nucleare in Italia. La proposta di legge presentata da Azione, Radicali Italiani, Fondazione Einaudi e altre associazioni ha raggiunto il quorum delle 50mila firme in soli tre giorni.

La proposta – “Il nucleare nel mix elettrico nazionale ora” – mira a garantire che l’energia nucleare diventi una delle tecnologie strategiche per la produzione di energia elettrica a basso impatto ambientale, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla sicurezza energetica del paese. Il testo impegna il governo, entro sei mesi dall’approvazione, a disciplinare la realizzazione e l’esercizio di centrali nucleari basate sulla migliore tecnologia disponibile. Il nucleare offre diversi vantaggi rispetto ad altre fonti energetiche.

I vantaggi del nucleare

Prima di tutto è una delle energie più pulite: considerando l’intero ciclo di vita (costruzione, esercizio, smantellamento), le emissioni di gas a effetto serra del nucleare sono sette volte inferiori rispetto al fotovoltaico e da due a tre volte inferiori rispetto all’eolico. Questo lo rende una delle soluzioni più efficaci per contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti, un obiettivo che l’Unione europea punta a raggiungere con la neutralità climatica entro il 2050. Inoltre il mix energetico che include il nucleare risulta essere il più economico. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), il costo di produzione dell’energia nucleare è circa di 40% inferiore rispetto alle fonti rinnovabili, considerando l’intero sistema, inclusi costi di costruzione, gestione e accumulo.

L’occupazione del suolo è un altro aspetto a favore del nucleare. Per produrre la stessa quantità di energia, una centrale nucleare occupa circa 2 chilometri quadrati di superficie, contro i 500 necessari per il fotovoltaico e i 2.000 richiesti dall’eolico. Questo dato è particolarmente rilevante per un paese come l’Italia, dove lo spazio disponibile è limitato. Uno dei principali punti di forza del nucleare è la sua produzione costante e programmabile. A differenza delle energie rinnovabili come il solare e l’eolico, che dipendono dalle condizioni atmosferiche e sono quindi soggette a intermittenze, il nucleare garantisce un approvvigionamento energetico stabile e continuo. Ciò permette di ridurre le problematiche legate alla variabilità della produzione e alla necessità di sistemi di accumulo di energia su larga scala.

Nucleare, poche scorie

Un altro elemento per cui occorre spinge sul nucleare è la ridotta produzione di scorie. Un reattore nucleare di terza generazione produce, in 60 anni di vita, una quantità di scorie ad alta attività tale da riempire una piscina olimpionica. “Mentre si discute di dossieraggi, amanti e gossip – scrive il segretario di Azione, Carlo Calenda c’è una parte d’Italia che vuole occuparsi di cose serie”. Le 50mila firme raccolte in tre giorni dimostrano, secondo il segretario di Radicali Italiani Matteo Hallissey, che “gli italiani non vogliono perdere altro tempo”. Per realizzare una vera transizione ecologica, non ci si può basare solo sulle rinnovabili: è necessario anche il nucleare.