L’estate porta con sé la voglia di esibire un nuovo piercing o un tatuaggio, complici le vacanze in spiaggia o un risultato brillante a scuola. Si delineano così le nuove tendenze e le mode che caratterizzeranno il settore, come accade ogni anno in questo periodo. Per quanto riguarda i tattoo, sono i “fine line” quelli più quotati: ossia dalla linea sottile e dall’aspetto delicato, spesso di piccole dimensioni, che si notano meno.  Mentre per i piercing, spazio ai gusti personali, l’importante è accertarsi che i materiali utilizzati siano conformi alle normative vigenti.

CONSIGLI DA SEGUIRE

Quando ci si rivolge a un tatuatore o a un piercer, è necessario accertarsi che siano professionisti e vengano garantiti i servizi di igiene e sicurezza indispensabili per azzerare qualsiasi rischio legato a queste pratiche. Optare per attività abusive o improvvisate può infatti portare  a delle conseguenze anche gravi, tra cui il rischio di infezioni e di trasmissione di malattie. Inoltre sottoporsi a un tatuaggio in questo periodo dell’anno richiede di non esporsi al sole per almeno quindici giorni, oltre che di utilizzare una crema solare a protezione totale per i successivi quindici.

Allo stesso modo, va curata anche l’igiene dei piercing: i monili usati devono rispondere alle normative sui metalli UNI:EN 1811: 2011. Solitamente dopo aver fatto un piercing la domanda più frequente è se sia possibile fare il bagno: la risposta è sì, al mare come in piscina, sempre a patto che le acque siano balneabili. Sono consentite anche le terme.

La Regione Lazio ha recentemente introdotto una legge che disciplina le attività di tatuaggi e piercing, con tutta una serie di disposizioni sia per quanto concerne i percorsi formativi, che per i divieti e l’esercizio vero e proprio dell’attività. Il Comune è chiamato a vigilare e ad applicare eventuali sanzioni nel caso non venga rispettato quanto indicato.

Mariangela Celiberti

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