L'intelligenza artificiale in un Istituto di Biella
Telecamere per monitorare le distanze sociali, così la scuola combatte il Covid con le nuove tecnologie
Il dibattito sulle nuove tecnologie è più vivo che mai. In particolare l’emergenza coronavirus ha posto l’accento sull’utilizzo dei nuovi potenti mezzi di comunicazione virtuale per contrastare l’epidemia e arrestare il contagio. Un esempio viene dal continente asiatico dove app, robot e droni hanno contribuito a frenare la diffusione del covid-19 attraverso il monitoraggio di spostamenti e registrazione dei dati personali. Nonostante le implicazioni negative sulla privacy, la limitazione dei movimenti e la gestione dei contatti, i numeri del contagio sono progressivamente diminuiti fino a non destare particolari preoccupazioni. Questo ha fatto sì che anche in Italia venisse presa in considerazione l’idea di utilizzare la tecnologia partendo dall’app Immuni, la quale è stata attivata su tutto il territorio a giugno 2020. Ma ciò che desta maggiore preoccupazione è il discorso scuola, dove sono ancora al vaglio delle istituzioni le misure di sicurezza che dovranno essere adottate in vista del ritorno tra i banchi il prossimo autunno. Anche se in realtà un metodo alternativo è già stato trovato e applicato all’Istituto Eugenio Bona di Biella in occasione degli esami di maturità, dove non si è tornati in classe con plexiglass e distanziamenti ma con l’intelligenza artificiale attraverso il sistema V-app.
IL SISTEMA V-APP – Si chiama V-App il sofisticato software installato per la prima volta in Italia all’Istituto di Biella dove l’uso delle telecamere permette di rilevare il mantenimento delle distanze di sicurezza tra le persone e il grado di affollamento delle aree comuni e di luoghi particolarmente sensibili come gli atri, le entrate e i servizi igienici. Una rilevazione dunque che avviene in tempo reale e che non ha bisogno di braccialetti anti-Covid o badge. Se due persone non rispetteranno la distanza suggerita, le mappe di calore interattive lo segnaleranno. Il sistema di Social Distancing Monitoring realizzato in collaborazione con i partner tecnologici Cisco Meraki e Bizmate, è stato testato già durante gli esami di maturità presso l’Istituto biellese in modo da verificarne l’efficacia.
Secondo quanto descritto dagli ideatori del progetto, la soluzione V-App Smart Vision Analytics integrata con le Smart Cameras Cisco Meraki consente di analizzare i flussi in entrata e in uscita di studenti e personale analizzando le aree con la maggiore concentrazione. Il sistema permette così di monitorare l’adozione delle norme sul distanziamento sociale, evidenziando possibili assembramenti, e fornendo indicazioni in tempo reale sull’utilizzo delle mascherine di protezione individuale. Inoltre, viene analizzata la frequenza di utilizzo dei servizi igienici in modo da ottimizzarne le attività di sanificazione.
Per chi ha posto eventuali dubbi sulle ripercussioni in termini di privacy, l’elaborazione delle immagini avviene utilizzando esclusivamente la posizione delle sagome individuate dalle Smart Cameras. In più, grazie a un sistema multicanale l’allerta sarà trasmessa al personale dell’edificio sulle piattaforme di messaggistica istantanea quali messenger, telegram e whatsapp o tramite e-mail, sms, ma anche schermi e dispositivi audio permettendo l’analisi degli eventi e l’eventuale lancio di allarmi, rendendo disponibili i dati statistici di maggiore interesse attraverso una serie di pannelli di controllo di facile lettura. Chissà se l’apripista dell’Istituto piemontese permetterà di prendere in considerazione l’idea di attualizzare questo progetto anche in altri Istituti scolastici nel nuovo anno scolastico.
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