E’ stato presentato venerdì in Spagna, in vista delle elezioni politiche del 23 luglio il programma elettorale di Vox, la formazione di estrema destra guidata da Santiago Abascal e alleata al Parlamento europeo di Giorgia Meloni.

Il  programma che è stato pubblicato è un documento abbastanza sintetico in cui si sostiene l’abrogazione non solo di diverse leggi dell’ultimo governo di sinistra guidato da Sanchez ma anche di altre che sono in vigore da decenni o che rispondono ad accordi internazionali, come la legge contro la violenza di genere o l’adesione all’accordo di Parigi per combattere il cambiamento climatico. Chiede anche “la restituzione immediata allo Stato delle competenze su educazione, salute, sicurezza e giustizia” e propone di “limitare il più possibile la capacità legislativa delle comunità autonome”, così come di procedere alla progressiva soppressione delle polizie regionali.

Il partito ultra propone di abrogare l’intero sistema di quote creato per combattere il divario di genere, la legge del solo sì è sì” contro la violenza sessuale (quella per cui ci deve essere un consenso esplicito al rapporto), la cosiddetta legge trans che velocizza le procedure di cambiamento di genere, la legge sull’aborto, la legge sull’uguaglianza, la legge sull’eutanasia e persino la legge contro la violenza di genere, una norma pionieristica, approvata all’unanimità nel 2004 e che è ancora una delle legislazioni più avanzate al mondo. Tra gli obiettivi di Vox c’è anche l’eliminazione del Ministero dell’Uguaglianza e dei tribunali per la violenza sulle donne, e lo stop ai finanziamenti delle strutture che lavorano per l’uguaglianza o contro la violenza maschile. In altre parole, tutta la rete che i diversi governi (di sinistra e di destra) hanno creato in Spagna.

Sulle questioni climatiche, rimarcando l’approccio negazionista del cambiamento climatico che Vox ha sempre avuto, il programma chiede di abbandonare l’accordo di Parigi (sulla scia della scelta contestatissima che fece Donald Trump) e contiene tutti i proclami (e in molti casi le bufale) che i partiti di estrema destra diffondono in molte parti del mondo: “sospensione di ogni norma climatica imposta dalle élite globaliste che colpisce gravemente l’interesse e la prosperità degli spagnoli”, si legge. Propone anche la chiusura di “le agenzie volte a creare strutture parallele dello stato”, tra cui le “agenzie meteorologiche”. Aemet (l’Agenzia meteorologica statale) è infatti nel mirino dei disinformatori che usano i social media per diffondere bufale e insultano i membri di questo ente pubblico per posizioni allarmistiche sugli effetti del cambiamento climatico.

La proposta economica di Vox ha un forte carattere centralizzatore e protezionista. Le misure privilegiano gli spagnoli, le famiglie con figli, gli alti redditi e le imprese familiari. In materia fiscale, il partito promette massicci riduzioni fiscali. Il cambiamento più sorprendente è quello della “flat tax” – che noi italiani conosciamo molto bene –  con due livelli di reddito che inevitabilmente minerebbero il principio della progressività  nella imposizione fiscale.

Sui migranti le idee di Vox sono drammaticamente chiare. La prima misura di Vox in materia migratoria è quella di convocare un referendum per consultare il “popolo spagnolo” che sarà chiamato a decidere “sul modello di gestione dell’immigrazione e sulla difesa delle frontiere che si vogliono per la Spagna”. Il partito di Abascal promette anche l'”espulsione immediata di tutti gli immigrati che accedono illegalmente”, una misura che presentata in questo modo, senza fare alcuna distinzione tra i diversi casi e situazioni, è incompatibile con le risorse disponibili, gli accordi con i paesi d’origine e la legislazione internazionale. Vox assicura che chiederà all’UE la “creazione di piattaforme di sbarco sicure in territori non europei” per gestire da esse il transito e la distribuzione dei rifugiati.

Infine, in tema di rapporti con l’Unione Europea, il partito di Santiago Abascal rifiuta il primato della giustizia europea su quella spagnola, uno dei fondamenti dell’UE: “Garantiremo – si legge nel programma – il primato del diritto nazionale e il recupero della sovranità dei nostri giudici e tribunali nella conoscenza e nel perseguimento delle condotte criminali”.

Inevitabile l’imbarazzo del Partito Popolare guidato Alberto Núñez Feijóo alla presentazione del programma. Vox infatti è uno dei possibili/probabili partner di governo dei popolari se i sondaggi fossero confermati: al momento, quasi tutte le rilevazioni danno infatti Vox e Partito Popolare insieme con la maggioranza assoluta in Parlamento. Vox è del resto anche il partito con cui il Partito Popolare ha stretto accordi in più di cento comuni e nella regione Valenciana e di Estremadura, dopo le elezioni amministrative di maggio il cui risultato, disastroso per i sociali, ha indotto Sanchez a dimettersi ed a portare il paese alle elezioni. D’altro canto, il programma presentato è ovviamente utile a PSOE di Sanchez ed alla sinistra unita in una coalizione denominata Sumar per provare a mobilitare l’elettorato contro il rischio che la destra radicale vada al governo.

Ora, dopo la presentazione di questo programma, si tratterà di capire come la polarizzazione dello scontro influirà sui sondaggi e sui risultati elettorali del 23 luglio.

Redazione

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