È morta a 52 anni Teresa Scuotto, da sempre in prima linea contro l’inquinamento della sua terra, la Terra dei Fuochi. Scuotto è morta per un cancro. Era di Caivano. Frequentava la chiesa di San Paolo Apostolo, nel Parco Verde, dove in questi giorni si è pregato tanto per lei. “Arrivederci in paradiso, Teresa. Padre Maurizio e la ‘tua’ comunità, ‘San Paolo Apostolo’ in Caivano”, aveva scritto dando la notizia il parroco don Maurizio Patriciello, che sui social ha pubblicato una foto della donna sorridente.

“Che bella foto! Un giorno di meritato riposo al mare – le parole del parroco – Teresa sorridente come sempre, ieri sera, ha sciolto le vele. Addio, Teresa. Abbiamo pregato e sperato insieme. Insieme siamo stati divorati dalla sete di giustizia e di verità. Insieme abbiamo lottato perché la Terra dei Fuochi smettesse di mietere vittime. Adesso che sei al cospetto del buon Dio, non ci abbandonare. Continua a farci compagnia. Addio, Teresa. Solo la certezza della vita eterna può sciogliere lentamente il nodo che ci serra la gola e il cuore. Addio, Teresa. Padre Maurizio o la mia stella cometa come amavi chiamarmi tu”.

La notizia tragica è arrivata ieri sera. Domani, nella sua parrocchia, saranno celebrati i funerali. La sua scomparsa viene legata nei molti commenti di cordoglio alla notizia proprio all’inquinamento della Terra dei Fuochi. “E anche tu, Teresa, sei volata via. Cancro. Il maledetto cancro che ci inchioda e ci trafigge. Addio, Teresa. E grazie. Hai amato Gesù su questa terra. Adesso lo contempli faccia a faccia. Prega per noi, Teresa. Padre Maurizio Patriciello”, ha scritto ancora il parroco di frontiera.

“Non se ne può più di sentire la morte di giovani vite”, si legge nei commenti. “Ma le preghiere ci salveranno dalla Terra dei Fuochi? Non sarebbe ora che un milione di persone marciasse su Roma per far capire a questi politici corrotti che il problema è serio?”, scrive un altro utente. “Come si può avere paura di un vaccino…e poi avere il veleno sotto il naso e sotto gli occhi ogni giorno nella più totale indifferenza??!!”.

La giornalista Marilena Natale solo la settimana scorsa denunciava “tre morti in 36 ore, il più grande aveva 19 anni. Ma come diavolo si fa?”. Per Terra dei Fuochi si intende un’area tra le province di Caserta e la città metropolitana di Napoli diventata celebre a cavallo degli anni 2000 – durante gli anni dell’emergenza rifiuti in Campania – in relazione all’interramento di rifiuti tossici e speciali, alle discariche abusive e al fenomeno dei numerosi roghi di rifiuti. Per le bonifiche di siti e discariche dovrebbero arrivare circa 500 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) del governo. Si tratterebbe di 270 siti in tutta Italia, 54 in Campania, in particolar modo concentrati proprio nella Terra dei Fuochi.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.