Nonostante le scosse degli ultimi giorni, “il livello di allertamento dei vulcani tra cui anche i Campi Flegrei, è un’analisi che viene fatta a valle di una commissione Grandi rischi che analizza tutte le informazioni scientifiche in possesso”. E’ la premessa di Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento di Protezione civile, prima di sottolineare che “al momento è stato confermato lo stato giallo, poi la commissione valuta periodicamente i prodotti scientifici e finché non ci saranno segnali diversi la situazione resta questa”.

Le sue parole nel corso di un incontro a Napoli, nel quartiere Bagnoli, con la cittadinanza sul tema del bradisismo in corso nei Campi Flegrei, un fenomeno che da mesi tiene in continua apprensione la popolazione residente dell’area che comprende i quartieri napoletani di Bagnoli, Pianura, Fuorigrotta e Soccavo e i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto.

Campi Flegrei, Curcio: “Nessuno può escludere scosse”

“L’area è vulcanica, il bradisismo è in atto – ha aggiunto Curcio – e questo è un dato di fatto. Nessuno è in grado di escludere scosse, come quando o quanto. È evidente che anche la pianificazione d’emergenza che abbiamo fatto sulla parte bradisismica ha diversi scenari, ci sono diversi livelli di operatività in funzione del tipo di scenario, ci sono procedure diverse condivise tra tutte le amministrazioni che fanno parte. L’attenzione c’è, la pianificazione c’è, bisogna prendere coscienza dell’area in cui si vive”.

De Vito (INGV): “Possibili terremoti più forti nei Campi Flegrei”

Mauro De Vito, direttore dell’Osservatorio vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sottolinea da una parte che “è possibile che si verifichino terremoti di magnitudo più alta, ma non possiamo dirlo con precisione, stiamo parlando però di magnitudo medie, non alte”, dall’altra, nel ricordare che lo scorso settembre è stata raggiunta una magnitudo di 4.2, scossa più alta degli ultimi 40 anni, ricorda che “si tratta di magnitudo medie, non alte, simili a quelle osservate nel 1982”, altro periodo in cui l’attività di bradisismo fu parecchio intensa.

Le ultime scosse del 10 maggio scorso, sono state di magnitudo 3.6 e 3.7, e – dichiara De Vito – sono avvenute “a distanza di 20 secondi l’una dall’altra. Il fatto di sentire in modo prolungato la vibrazione ha sicuramente spaventato. Dobbiamo aspettarci altri terremoti simili, o anche di magnitudo leggermente maggiore”. Nell’ultimo bollettino settimanale dei Campi Flegrei (6-12 maggio) sono stati localizzati 187 terremoti con magnitudo compresa tra 0 e 3.7.

Sollevamento suolo raddoppiato

Il sollevamento del suolo si è raddoppiato da inizio anno: “E’ sui 20 mm al mese rispetto ai 10mm di inizio anno. Siamo poco più su del livello dei 15 mm dello scorso anno. Il fenomeno sta incrementando, i terremoti continueranno, è prevedibile che avvengano”. Rispetto alle azioni necessarie, De Vito ha ribadito che “ci si prepara seguendo le misure di sicurezza, lavorando insieme agli altri, come la Protezione civile, sulla prevenzione che è l’elemento fondamentale insieme alla corretta informazione corretta. Ci sono decine di persone che lavorano sul monitoraggio e sulla sicurezza del territorio”.

Curcio: “Migliorare la comunicazione”

Secondo il capo della Protezione civile nazionale bisogna soprattutto “migliorare la comunicazione” perché “i problemi sono l’effettiva conoscenza dei fenomeni, spesso – spiega Curcio – si confonde il fenomeno vulcanico con quello bradisismico, le scosse rispetto all’eruzione, si usano termini in maniera non particolarmente cauta o scientifica. Ci sono due fenomeni che sono collegati ma che sono allo stato con conoscenze differenti quindi spiegare alle persone che vivono in un’area vulcanica perché non è vulcanica da adesso, è noto e bisogna prendere coscienza aumentare la consapevolezza dei rischi dove si vive”.

 

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