Ex base Nato sarà area di accoglienza
Terremoto Campi Flegrei, ci saranno altre scosse ma “test importante superato”. Bilancio feriti, sgomberato edificio

Ci saranno altre forti scosse di terremoto nella zona dei Campi Flegrei a Napoli. Dopo la notte di paura vissuta dalla popolazione, con il sisma di magnitudo 4.4 avvenuto nel tratto di mare compreso tra il quartiere di Bagnoli e il comune di Pozzuoli che ha fatto registrare danni ad edifici e alle auto parcheggiate in strada per crollo calcinacci oltre ad una decina di feriti, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, sede napoletana dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è netto.
Ingv: “Ci saranno altre scosse”
“Questo segnale, assieme ad altri, ci dice che il processo sta continuando a una velocità sostenuta e possiamo aspettarci altra sismicità” spiega Mauro Di Vito nel corso di una conferenza stampa. “La scossa di terremoto avvenuta stanotte sulla fascia costiera tra Pozzuoli e Napoli ha visto una variazione della velocità di deformazione del suolo, registrando un valore alto nella zona della Solfatara, tra i più elevati registrati” osserva Di Vito. “Sappiamo che stiamo su un vulcano che ha una sua dinamica, quindi siamo attenti a seguire dettagliatamente questo processo che al momento è sostenuto”, ha spiegato ancora Di Vito. Da qui la certezza: “Di sicuro possiamo aspettarci altra sismicità”.
L’attività bradisismica sostenuta
Un’attività bradisismica intensa che ha portato il sollevamento del suolo a passare da un centimetro a tre centimetri al mese. “Indicare dove ci può portare l’aumento della velocità di sollevamento del suolo è assolutamente impossibile e prematuro” sottolinea Di Vito. “Quello che sappiamo è che questo segnale, insieme agli altri segnali, ci sta indicando che il processo sta continuando con un’intensità variabile nel tempo ma sempre molto sostenuta”.
“Se vogliamo fare una comparazione dobbiamo dire che possiamo paragonare la sismicità generalmente con il numero di eventi, ma negli anni ’50, ’70 e ’80 i nostri sistemi di rilevazione erano completamente diversi. Siamo a 140 cm di deformazione dal 2005 – prosegue – nel 1982 furono 185 cm in due anni, ma se qualcuno mi chiedesse se andiamo incontro a una decrescita direi che non è vero”.
La direttrice del Dipartimento Vulcani Ingv, Francesca Bianco, ha aggiunto: “Il punto fondamentale della nostra analisi è notare la cruciale relazione tra sismicità e deformazione che ha caratterizzato l’evento di stanotte sebbene tengo a specificare che non è sempre così, non c’è una relazione diretta tra questi due dati”. Alla domanda sull’intensità dei prossimi eventi bradisismici, Francesca Bianco, dell’Osservatorio Vesuviano, ha spiegato: “Sulla magnitudo non c’è relazione diretta tra sollevamento e magnitudo, si tratta comunque DI terremoti, che sono imprevedibili”.
Terremoto Campi Flegrei, feriti e casi di panico
Una scossa, l’ultima, “forte e prolungata”. Un uomo residente a Bagnoli, in via Diomede Carafa, è stato soccorso nella propria abitazione dopo il crollo di un solaio in camera da letto. Ha riportato una ferita al braccio ma le sue condizioni sono buone. Altre persone sono rimaste lievemente ferite in seguito alla scossa che ha danneggiato abitazioni ed auto parcheggiate in strada, colpite dal crollo di calcinacci.
A Napoli – ha spiegato il sindaco Gaetano Manfredi – sono undici le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari in seguito alla violenta scossa di terremoto che si è registrata nel corso della notte. “Undici persone sono andate al pronto soccorso, di queste una signora che ha avuto delle contusioni e delle escoriazioni in seguito al crollo di un controsoffitto, poi ci sono due o tre persone ferite da schegge di vetri che si sono rotti o nello scappare o a causa delle vibrazioni, gli altri sono casi di panico”.
Assessore Cosenza: “Test importante superato”
“Una botta molto importante. Con notevole direttività verso Napoli. Sentita praticamente ovunque. Ma danni limitati. Una controsoffittatura caduta a Bagnoli (non so quanto fosse ben fissata) ha causato un ferito. Poi certamente danni a tramezzi, e quindi porte con difficoltà di apertura, qualche parte di cornicione”. Danni “non strutturali ma anche in fondo un test importante superato dalle strutture”. Così, sui social, Edoardo Cosenza, assessore alle Infrastrutture, Mobilità, Protezione civile, Comune di Napoli, dopo la violenta scossa di magnitudo 4.4 con epicentro a Pozzuoli avvertita nitidamente in tutti i quartieri del capoluogo partenopeo. “Tutta la macchina della protezione civile comunale, regionale, nazionale in azione: riunione plenaria con il Prefetto dalle 2.30, presenti tutti i Sindaci. Aree di attesa ad Agnano e Bagnoli allestite nei tempi previsti. Sede Municipalità a Bagnoli pronta ad ospitare (e alcuni cittadini vi sono)”. Infine aggiunge: “Amiamo questa terra meravigliosa. Non l’abbandoneremo mai. Ma quando la velocità di innalzamento del bradisismo sale, si balla… Lo sappiamo e lo dobbiamo sapere”. “Nervi saldi, e chi è nella zona di intervento, Bagnoli ed Agnano, faccia richiesta di verifica di vulnerabilità!!!! Importante”, conclude.
Terremoto Campi Flegrei, evacuato stabile a Pozzuoli con 20 persone
Un edificio dove vivono 20 persone in via San Gennaro ad Agnano, a Pozzuoli, è stato sgomberato nelle scorse ore dopo accertamenti di vigili del fuoco e protezione civile. “La caduta di calcinacci e le auto danneggiate si sono avute a Napoli noi abbiamo avuto solo una caduta calcinacci a via San Gennaro ad Agnano” spiega il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni. Verifiche in corso anche in altri edifici che hanno subito crepe nel corso dell’ultima scossa. Chiuse le scuole nei comuni di Pozzuoli e nei quartieri napoletani di Bagnoli e Fuorigrotta.
Ex base Nato area di accoglienza
Intanto nell’area dell’ex base Nato, dove diversi residenti di Bagnoli nella notte hanno provato ad entrare, ci sarà un’area di accoglienza permanente per i cittadini nel caso si verifichi una forte scossa di terremoto. Ad annunciarlo è lo stesso sindaco partenopeo. “Le aree di accoglienza si sono subito avviate anche se c’è una latenza di due ore tra l’evento e l’installazione delle aree – ha spiegato Manfredi – per questo motivo proprio stamattina abbiamo discusso di fare un’area di accoglienza permanente all’interno dell’area della ex base Nato. Essendo vigilata, questo ci consente di lasciare le infrastrutture, i bagni, tutto quello che serve in maniera permanente. C’è stata data la disponibilità da parte della Regione e della Fondazione Banco di Napoli per poter procedere in questa direzione”.
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