Una giudice del tribunale civile de L’Aquila ha stabilito che una parte della colpa per la morte di 24 persone durante il terremoto dell’aprile 2009 è… dei morti. Voi non ci crederete ma è così. Perché è colpa dei morti? Be’, certo, i palazzi erano costruiti male, erano fatti di cartapesta e per questo sono crollati uccidendo 24 persone (una parte della tragedia, sono più di 300 i morti in quel terremoto che ci fu nella notte del 5 e 6 aprile).

Il Tribunale dice sì, però, che questi (che stavano dormendo) potevano stare un po’ più attenti, accorgersi delle prime scosse, scappare e uscire di casa. Insomma, la giudice ha stabilito che un terzo della colpa è anche loro che sono responsabili della loro morte perché non hanno dormito con gli occhi aperti e non si sono accorti della tragedia imminente. Non sto scherzando questa è una sentenza. Da cosa dipende una sentenza del genere? Dal senso di onnipotenza che una parte dei magistrati ha. Si sente omnisciente, onnisapiente, dando sentenze stabilite sulla propria etica.

Ma pensate che a L’Aquila accadde una cosa simile con il professor Enzo Boschi, forse la massima autorità mondiale in fatto di terremoti, che fu accusato di non aver previsto il terremoto. Ci fu un processo, l’hanno condannato a sette anni di prigione in primo grado. Ora, voi sapete che i terremoti non si possano prevedere con certezza, tuttavia i magistrati hanno ben pensato di addossare la colpa agli scienziati che non avevano previsto il terremoto, condannandoli per strage colposa.

Sette anni di prigione e mezzo milione di risarcimento dovuto alle vittime che Boschi naturalmente non aveva. Per fortuna la giustizia è più complessa e hanno assolto Boschi in Appello, la Procura però ha fatto ricorso e sono dovuti andare in Cassazione. Poi uno dice in Italia non ci sono giudici, bè certo, se sono occupati a processare la scienza come la Santa inquisizione con Galileo Galilei.

Boschi morì tre anni dopo l’assoluzione in Cassazione, fu molto provato da questo processo. Pensate i danni che può fare una parte, anche piccola, della Magistratura ma che ha un potere immenso. Ora le vittime del terremoto avranno un risarcimento quasi dimezzato, questo perché ai giudici è venuto in mente che non dovevano stare a dormire, si dovevano prendere un caffè prima di mettersi a letto. Ma roba da matti.

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Giornalista professionista dal 1979, ha lavorato per quasi 30 anni all'Unità di cui è stato vicedirettore e poi condirettore. Direttore di Liberazione dal 2004 al 2009, poi di Calabria Ora dal 2010 al 2013, nel 2016 passa a Il Dubbio per poi approdare alla direzione de Il Riformista tornato in edicola il 29 ottobre 2019.