"Trenta secondi di paura totale"
Terremoto Marrakech, gli italiani sopravvissuti: “Pensavamo a un attentato, gli alberghi più economici sono crollati”
“Trenta secondi di paura totale anche perché lì per lì abbiamo pensato ad un attentato, ad una esplosione oppure ad una tromba d’aria, poi però ci siamo resi conto che si era invece trattato di un terremoto“. E’ quanto racconta una turista italiana atterrata nella giornata di ieri, 9 settembre, all’aeroporto di Ciampino da Marrakech dove la sera dell’8 settembre un devastante terremoto ha provocato oltre duemila vittime e altrettanti feriti.
“Ero in albergo nella zona della Medina – ha aggiunto la donna -. Siamo stati fortunati. Il nostro albergo non è crollato a differenza di altri un po’ più, diciamo, economici. È stata davvero una bruttissima esperienza”.
Un’altra turista racconta: “Sono di Ascoli Piceno e per questo sappiamo cosa fare in questi casi. Ci siamo quindi allontanati dagli edifici e siamo andati in una piazza dove c’era un giardino. Lì abbiamo passato tutta la notte e poi la mattina abbiamo fatto velocemente i bagagli e siamo andati in aeroporto solo che adesso è difficile trovare un volo. Per fortuna noi avevamo proprio oggi il volo di rientro ed ora eccoci qui”.
Al momento non sarebbero rimasti coinvolti cittadini italiani nel Paese, ha assicurato il ministro degli Esteri Antonio Tajani: il titolare della Farnesina ha parlato di 500 italiani nella zona colpita, ma nessuno risulta tra le vittime, morti o feriti.
“Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, ha contattato oggi l’omologo marocchino Nasser Bourita per presentare le sue condoglianze e del governo al popolo marocchino per il violento terremoto che ha colpito il Paese nella notte tra l’8 e il 9 settembre”. Lo rende noto la Farnesina in un comunicato. “Il vicepremier ha altresì ribadito la disponibilità dell’Italia a offrire ogni forma di assistenza umanitaria, mettendo, in particolare, a disposizione del governo di Rabat squadre di emergenza, nonché asset di sostegno all’attività degli ospedali e, più in generale, quanto possa essere necessario per far fronte all’emergenza umanitaria e per pianificare attività di supporto alle strutture sanitare marocchine danneggiate dal sisma”, continua la nota. “Nel restare in contatto con l’Ambasciatore d’Italia in Marocco, Armando Barucco, Tajani segue costantemente gli sviluppi della situazione, soprattutto in relazione alle attività di assistenza agli italiani interessati dal terremoto – prosegue il comunicato -. Fino ad oggi, l’Ambasciata a Rabat e il Consolato Generale a Casablanca, in raccordo con l’Unità di Crisi e anche grazie al desk istituito presso l’Aeroporto di Marrakesh, hanno fornito supporto ad oltre 500 connazionali”.
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