Lo sceriffo: "In Campania concentrazione di sacrificio"
Terzo mandato, De Luca contro l’ipocrisia dei politici: “Parlamentari, ministri, premier senza vincoli. Su Orlando e Zaia nessuno ha detto niente”
Un Vincenzo De Luca contro tutti. Contro il Pd che fa la guerra al terzo mandato dimenticando i casi interni. Contro il governo Meloni che ha “paura degli elettori” e ha annunciato ricorso (anche se ufficialmente non è stato presentato) contro la leggere regionale della Campania che ha aperto la strada al terzo mandato dello Sceriffo di Salerno. L’udienza pubblica alla Corte Costituzionale potrebbe tenersi nella seconda metà di aprile o a maggio. L’iter infatti prevede che, una volta depositato, sia poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale. A quel punto scattano i termini per la costituzione delle parti. Dal canto suo De Luca, nella conferenza stampa di questa mattina, 10 gennaio, critica “il mondo politico italiano”, definito “il più grande circo equestre del mondo”, e fa sapere che “per quello che ci riguarda l’impugnativa del governo non cambia assolutamente nulla. Noi andiamo avanti, e per quello che mi riguarda la mia posizione non cambia di una virgola e non cambierà”.
De Luca “Io, cristiano assurdo, in Campania concentrazione di sacrificio”
De Luca si definisce “un cristiano assurdo” e annuncia una battaglia che potrebbe portarlo anche a candidarsi senza l’appoggio nazionale del suo partito, il Pd guidato da Elly Schlein. “Andremo avanti con ancora maggiore determinazione. Potete perfino considerarmi uno di quelli che Ignazio Silone chiamava cristiani assurdi, quelli per i quali il Vangelo non è una scrittura ma una testimonianza di vita. Trasferiti i cristiani assurdi sul piano politico, per noi la politica non è il mercato degli incarichi ma è sacrificio. Qui in Campania non c’è la concentrazione di potere ma solo di sacrificio e di mutilazione di vita perché qui nulla cammina da solo. Dunque ci muoveremo da cristiani assurdi e faremo appello con grande umiltà ai nostri concittadini e chiederemo loro di essere protagonisti del loro futuro” sottolinea il governatore, rivendicando i buoni risultati ottenuti nei suoi quasi 10 anni di gestione. “Noi – dice – abbiamo fatto un lavoro immane che ha dato dignità alla nostra Regione. Oggi quando si parla di Campania si parla con grande rispetto”.
Terzo mandato, De Luca: “Parlamentari, ministri, premier, nessuno ha vincoli”
De Luca critica “l’insopportabile ipocrisia del mondo politico”, chiamando in causa tutti: “Non hanno vincolo di mandato, non hanno limite al mandato i deputati, i senatori, i ministri, i viceministri, il presidente del Consiglio, il presidente della Repubblica che alla fine del nuovo mandato sarà stato presidente della Repubblica per 14 anni. Dunque non c’è nessun vincolo temporale per nessuno, tranne che per uno: la Regione Campania. E i sindaci ovviamente”. E spiega anche perché l’eventuale terzo mandato non rappresenta un potere monocratico così come contestato dai suoi oppositori politici: “L’unico potere monocratico è quello del Papa. Da un ventennio c’è la legge 41 che ha deciso la separazione delle competenze tra parte burocratica, dirigenti delle istituzioni e parte politica. La parte politica non decide i capitolati d’appalto, non partecipa alla gare”.
De Luca e l’ipocrisia Pd: “Orlando candidato governatore dopo 5 mandati parlamentari e tre ministeri”
Ricorda poi una ovvietà che spesso viene strumentalizzata dalla stessa politica: “Il presidente della Regione può essere tranquillamente sfiduciato e mandato a casa. Quale potere monocratico! Sono tutti tentativi per arrampicarsi sugli specchi”. Ha poi criticato quanti dicono che bisogna “mettere una barriera per evitare una concentrazione di potere che poi condiziona le elezioni successive. In questo modo si trasmette ai cittadini l’idea che, se tu stai troppo, condizioni il potere democratico. Altra idiozia, contraddetta dalla realtà”. Da qui gli esempi: “Nella Regione Campania chi governava prima di me è stato sconfitto dopo un mandato. Tre mesi fa in Umbria la collega Tesei è stata sconfitta dopo un mandato. Cioè sono i cittadini che decidono liberamente se un’azione di governo merita oppure no”.
Stoccata anche per il suo partito e all’ex ministro Andrea Orlando, accusato di ipocrisia: “Qualche mese fa è stato candidato alla presidenza della Regione Liguria un esponente politico del Pd che ha cinque mandati parlamentari, che è stato ministro in tre ministeri, dell’Ambiente, della Giustizia e del Lavoro. Nessuno ha detto niente. Ma è tollerabile questo livello di ipocrisia?”.
© Riproduzione riservata