Numero chiuso
I test di medicina a 20€ su Telegram: così si trovavano domande e risposte. Ora il ministero indaga
Nella sessione dello scorso aprile, quando sono state ripetute le domande di luglio, erano 72.450 gli aspiranti medici
Abbiamo bisogno di medici e con grande urgenza anche di infermieri. Ma il numero chiuso per la facoltà di medicina rimane. I test di ammissione sono la bestia nera di migliaia di candidati che ogni anno provano a superarli. Un piccolo esercito: precisamente 72.450 gli iscritti al test medicina 2023 nella sessione dell’aprile scorso, conclusa a luglio. Tanto che alcuni hanno provato a imbrogliare le carte. E secondo la denuncia raccolta in un esposto in Procura, c’è stato chi ha messo in vendita in rete le risposte ai test per venti euro ciascuna.
Ci sarebbe chi avrebbe pagato migliaia di euro per iscriversi a un corso di preparazione “che permetteva di conoscere in anticipo le domande del test”, altri invece hanno trovato “il gruppo giusto su Telegram per avere una soffiata sulle domande a cui gli aspiranti medici sarebbero stati sottoposti”. Secondo lo studio legale queste sono solo alcune delle irregolarità che avrebbero caratterizzato questa prima edizione dei Tolc, la nuova modalità di accesso alle università di medicina.
Il ministero dell’Università e della Ricerca ha preso atto e approntato una risposta: “In riferimento alle indiscrezioni apparse su alcuni organi di informazione riguardanti i nuovi test di accesso alle facoltà di medicina e Chirurgia, i cosiddetti Tolc, e alle richieste giunte dal parlamento, il ministero dell’Università e della Ricerca chiederà a Cisia, il Consorzio che si occupa della gestione dei test, ulteriori rassicurazioni e chiarimenti sul regolare svolgimento delle prove di ingresso”.
Le criticità rimangono: “Chi ha fatto il concorso ad oggi non sa effettivamente quali sono le scuole accreditate, la suddivisione delle borse e quindi dove potrà andare. Nessuna università copre tutte le specializzazioni in Medicina che sono 50 in totale”, dice parlando con Adnkronos Salute, Martin Iurilli, rappresentante dei medici in formazione specialistica.
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