Si presenta all’ambasciata italiana al Cairo sostenendo di avere informazioni sulla morte di Giulio Regeni. Poche ore dopo sparisce nel nulla, prelevato, secondo la denuncia dell’anziana madre, da uomini in borghese riconducibili alle forze di polizia egiziane. E’ quanto raccontato venerdì sera, nell’edizione delle 20, dal TgLa7 nel servizio firmato da Luca Sebastiani.

Testimone morte Regeni sparito in Egitto

Secondo quanto ricostruito dal telegiornale condotto dal direttore Enrico Mentana, un egiziano di nome Zakharia a inizio dicembre si è presentato all’ambasciata italiana presente nella capitale del paese nordafricano sostenendo di sapere molte cose su come è morto Giulio Regeni, il 28enne ricercatore friulano rapito e ucciso al Cairo tra gennaio e febbraio del 2016.

Poche ore dopo la visita in ambasciata, non è chiaro se abbia riferito cose sensibili o meno, l’uomo, un professore statale malato di cancro, è però sparito nel nulla. Alle 3 di notte sarebbe stato prelevato da alcuni uomini dalla propria casa. A denunciare la circostanza è stata la madre che si è presentata nella sede diplomatica italiana e ha raccontato ad un carabiniere, con l’aiuto di un interprete, quanto accaduto. La donna ha spiegato che è stato lo stesso figlio a dirsi di presentarsi all’ambasciata italiana qualora dovesse succedergli qualcosa.

“Una questione – spiega il servizio – che solleva diverse domande: la prima è che fine ha fatto Zakaria? Per quale motivo si è presentato all’Ambasciata? È un uomo senza nulla da perdere oppure una pedina in un gioco più grande di lui? E poi: sa veramente qualcosa sulla morte di Regeni? Sono coinvolte le autorità del Cairo nella sua scomparsa? Tutti quesiti al momento senza risposta. I dubbi però emergono anche sulla sicurezza generale dell’Ambasciata italiana. La Procura di Roma non commenta”.

“Abbiamo riscontrato la verità di questa storia e tutto ciò che vi abbiamo raccontato con le autorità sia giudiziarie che diplomatiche italiane. Vedremo cosa ne verrà fuori, era doveroso riferirvene compiutamente”, ha detto Mentana a chiusura del servizio.

Quartapelle: “Notizia shockante”

Una vicenda tutta da chiarire che avviene mentre a Roma è in corso il processo in contumacia contro quattro agenti dei servizi segreti egiziani, accusati dell’omicidio del ricercatore italiano. A commentare la notizia lanciata dal TgLa7 la vicepresidente della commissione Esteri della Camara Lia Quartapelle (Pd): “Questa notizia è shockante. L’Egitto di Al Sisi è sempre lo stesso, un regime brutale che ha paura della verità. Presenteremo una interrogazione per chiedere che il governo italiano si attivi con il regime per tutelare il testimone di un processo chiave per il nostro paese”.

Redazione

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