Il conduttore Rai: "Credo di avere un potenziale mai esplorato"
Tiberio Timperi: “Deluso dal genere umano, ho capito che la vita non è giusta”

“Sono molto deluso dal genere umano, sì. Sin da piccolo mi chiamavano Tiberio il vecchio, ma io non sono mai riuscito a fregarmene delle cose sbagliate che vedo, non ce la faccio a buttare tutto alle spalle e far finta di niente”, racconta Tiberio Tiberi a Il Corriere della Sera. Il conduttore radiofonico ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano. Da oltre trent’anni nella televisione, volto tra i più riconoscibili nella Rai, aveva cominciato con la radio. Ha ripercorso la sua carriera, offerto spunti, aperto a rivelazioni sulla sua vita privata.
L’esordio in televisione lo ha fatto a Telemontecarlo. Dice di essere stato valorizzato dai vari Michele Guardì, Ballandi e Jocelyn. Ha lavorato anche con Mike Bongiorno e Raffaella Carrà. “Tra le cose di cui vado fiero, l’aver lanciato la serata delle cover in Sanremo top: sfido chiunque a dimostrare che non andò così. Poi altri hanno usato l’idea”. Un bel vanto, considerato che la serata dei duetti e delle cover e forse la più divertente in ogni edizione della kermesse.
“Credo di avere un potenziale che non è stato esplorato nella sua totalità. Ma, appunto, capita. Diciamo che ultimamente c’è sempre meno voglia di rischiare ma piuttosto si va sull’usato sicuro. Io so tutto quello che ho fatto”, aggiunge. “Mi piacerebbe veder realizzata una mia idea, anziché assistere al proliferare di format stranieri. Sarebbe bello se a viale Mazzini, anche in uno scantinato, ci fosse una stanza dove tutti noi conduttori potessimo confrontarci. Tra tante cavolate magari uscirebbe anche qualcosa di buono”.
Così ricorda la sua relazione con l’attrice Natasha Hovey. “Avevo letto una sua intervista in cui diceva che cercava il principe azzurro e faceva un elenco delle sue caratteristiche: mi ci ritrovavo. Dovevo andare al Costanzo Show in una puntata in cui c’era anche lei, ma Fede (era l’epoca del Tg4) non mi diede il via libera. Feci in modo allora di avere il suo numero… che dire, è stato un bel periodo, ho un ricordo bellissimo, di una ragazza dalla dolcezza unica. Ogni volta che rivedo Acqua e sapone penso a noi a Campo de’ Fiori”.
Sulla sua vita sentimentale: “Dovrebbero rifare Agenzia matrimoniale per quelli che si separano a 50 anni. Lo penso seriamente, perché se succede, a quel punto che fai? Se vai in discoteca potrebbero essere tutti tuoi figli: cosa racconto a una di 25 anni? Sarei ridicolo. Inoltre, nel mio caso, c’è il rischio di essere avvicinato per quello che rappresento: molte sono interessate alla scatola, diventi sospettoso. Spero sempre che la vita mi sorprenda quando meno me lo aspetto ma, in generale, tutti si cercano, pochi si trovano e molti si accontentano: io non ho intenzione di accontentarmi“.
A 58 anni si sente “più disincantato: hai incassato le delusioni, le scorrettezze e capito che la vita non è giusta. Mio padre lo diceva sempre, peccato averlo capito solo dopo. I padri si capiscono sempre dopo“.
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