La sperimentazione del tocilizumab, il farmaco anti-artrite reumatoide, avviata a Napoli e poi in tutta Italia per combattere il coronavirus è un trattamento efficace contro i pazienti colpiti gravemente da questa malattia. A dirlo è uno studio cinese realizzato dall’Anhui Provincial Hospital e dell’ospedale Anhui Fuyang e che è in fase di pre-pubblicazione.

I pazienti che si trovavano in condizioni gravi o critiche sono stati sottoposti a tocilizumab in aggiunta alla terapia di routine tra il 5 e il 14 febbraio. In pochi giorni, spiegano i ricercatori, la febbre è tornata alla normalità e gli altri sintomi sono migliorati notevolmente. Ben 15 dei 20 pazienti (il 75%) hanno ridotto l’assunzione di ossigeno e uno di loro non ha avuto più bisogno dell’ossigenoterapia.

Le tac hanno dimostrato che l’opacità della lesione polmonare è stata assorbita in 19 pazienti (il 90,5%). La percentuale dei linfociti nel sangue, che era diminuita nell’85% dei pazienti prima del trattamento, è tornata alla normalità nel 52,6% al quinto giorno di cure.

La proteina C-reattiva, che era stata sopra i limiti è diminuita significativamente nell’84,2% dei pazienti. I ricercatori non hanno trovato effetti collaterali derivati dall’uso del medicinale. Diciannove pazienti sono stati dimessi in media 13,5 giorni dopo il trattamento con tocilizumab.

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