La Boe, acronimo di Official State Gazette, l’agenzia del farmaco spagnola, riconosce come farmaco essenziale per il trattamento del coronavirus il Tocilizumab, farmaco utilizzato in processi anti-infiammatori come l’artrite reumatoide e per la prima volta sperimentato per fermare la tempesta citochinica da Covid 19 dall’oncologo del Pascale Paolo Ascierto.

A confermarlo è il quotidiano spagnolo Publico. A convincere la Boe a promuovere il Tocilizumab gli effetti significativi che il farmaco avrebbe avuto sui pazienti più gravi collegati a ventilatori meccanici o che hanno bisogno di ossigeno.

Nei giorni scorsi si era creata una polemica tra l’oncologo e l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che aveva spiegato in una nota come il farmaco “non porta alcun beneficio ai pazienti affetti da Covid-19. Uno studio randomizzato su 126 pazienti coordinato da Reggio Emilia, concluso anticipatamente, aveva evidenziato come il farmaco “non ha mostrato alcun beneficio nei pazienti trattati né in termini di aggravamento (ingresso in terapia intensiva) né per la sopravvivenza”. “Tocilizumab – scrive l’Aifa – si deve considerare come un farmaco sperimentale”.

Per Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative dell’Istituto tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, la nota dell’Aifa va presa però con le molle. “Sarei cauto nell’affermare che questo farmaco non funziona, a causa di una serie di limitazioni che riguardano lo studio in questione, che è giunto a conclusioni già note, su pazienti non gravi. Nei pazienti con forma più severa, il tocilizumab funziona e noi lo stiamo dimostrando”, ha spiegato Ascierto all’Adnkronos.

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