È arrivato, come ogni anno, la data di lancio del bando della StartCup Campania, la competizione dedicata ai progetti di impresa promossi da studenti, ricercatori, docenti e personale provenienti dalle università e dai centri di ricerca della Regione Campania. Ma l’edizione 2022 sarà diversa dalle altre visto che sarà la prima edizione senza il padre fondatore dell’iniziativa, il prof. Mario Raffa venuto a mancare poco tempo fa e che, agli albori del nuovo millennio, partecipò attivamente alla creazione di una associazione nazionale, il PNICube, che, come ricorda la stessa associazione sulla sua pagina istituzionale, fu una “figura fondamentale per la costituzione stessa dell’Associazione e il suo sviluppo. Quello andato in scena nell’Aula Magna della facoltà di ingegneria della Federico II è stato un evento ampio, intenso, inclusivo ed in grado di coinvolgere una parte rilevante (ma certamente non esaustiva) dell’ecosistema innovativo della Campania.

La giornata si è aperta con i saluti del Professor Pierluigi Rippa, direttore della StartCup Campania 2022 “Mario Raffa”, e della Professoressa Cristina Ponsiglione, referente Terza Missione del Dipartimento di Ingegneria Industriale della Federico II. È toccato poi a Edoardo Cosenza, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, prendere la parola. Cosenza ha da prima ricordato con commozione la passione e l’entusiasmo perpetrato da Mario Raffa e poi ha ribadito l’importanza del pieno coinvolgimento degli attori dell’ecosistema innovativo campano e la partecipazione ad eventi come quello ospitato nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria della Federico II. È intervenuto poi il Professor Capozzoli, vicepresidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, il quale ha sottolineato l’importanza del trasferimento di conoscenze tra atenei e realtà produttiva; ancora, sullo stesso tema, anche il Professor Antonio Pescapè, delegato alla Terza Missione della Federico II. Nel ricordo del Professore Raffa, viene rimarcata l’importanza di insegnare e di trasmettere l’ardore e la passione attraverso l’esempio. «Oggi, il ruolo dell’università è cambiato, – dice – non bastano le due missioni: bisogna uscire dalla torre d’avorio».

La giornata di lavoro è stata strutturata in tre momenti. Nel primo, si e dato spazio a 4 tra i 22 progetti di rafforzamento dell’ecosistema campano tanto voluti dall’assessore alle startup e all’innovazione della Regione Campania, Valeria Fascione. Bruno Uccello ha introdotto Digital Tech Challange, il primo a partire con le fasi di scouting e animazione, e fortemente verticalizzato sulle tecnologie digitali. Mariangela Contursi ha presentato StartGoGlobal, progetto finanziato per supportare le imprese ad andare sui mercati internazionali: dalla Cina agli Emirati, fino agli States. Roberto Parente, docente di imprenditorialità all’Università di Salerno, ha mostrato invece le linee di azione di Giffoni for Kids, con tematiche fortemente incentrate sul gaming e sull’entartainment. Infine, Amleto Picerno Ceraso illustra il progetto Campania Advanced Manufacturing, progetto focalizzato sulla valorizzazione del Made in Italy attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali. La sezione centrale della giornata è proseguita con l’illustrazione delle iniziative a supporto dei processi imprenditoriali introdotti dalle facoltà umanistiche, dagli incubatori e dagli ordini professionali territoriali. «Il rapporto tra umanisti e mondo imprenditoriale – per la Professoressa Monti (L’Orientale) – , deve basarsi sulla creatività e il pensiero critico sviluppato all’interno delle facoltà umanistiche, con idee molto più orientate all’ impatto sociale e culturale».

Ragionamento confermato e consolidato anche da Alberto Celentano (Seedup), che con diversi professionisti mirano a portare la cultura imprenditoriale nelle aree umanistiche. Massimo Varrone (Campania New Steel) ha analizzato le dinamiche evolutive dell’ecosistema campano, constatando l’importante crescita in termini di numerosità degli attori e densità delle attività. Spunto di osservazione per il Professor Rippa, che ha sottolineato la capacità dell’ecosistema campano di contattare i big players attraverso l’open innovation e, per citare il Prof Raffa «costituire “matrimoni felici”», anche grazie al supporto della Regione Campania e di eventi come la Start Cup Campania. Annamaria Capodanno ha animato la sala illustrando le premialità messe in atto da Innovation Village, network oramai consolidato sul territorio nazionale, dove le innovazioni la fanno da padrone. Enrico Vellante (012 Factory) introduce un’altra importante conferma che va avanti oramai da 12 anni, ovvero la 012 Academy, una iniziativa formativa che ha dato vita a 25 delle 67 attuali incubate in 012.

La parte finale della giornata è invece stata dedicata ad esperienze concrete di progetti innovativi e startup avviate. Francesco Bifulco e Daniela Savy hanno illustrano il progetto MANN – Federico II, e le attività sul territorio che coadiuvano l’impresa nel settore culturale e che interconnette strutturalmente idee e iniziative. Luca Visconti (CEO di HEU Legal) ha mostrato come fare impresa in aree tendenzialmente considerate conservatrici sia possibile, e Pietro Nunziante (Federico II), ha richiamato i tanti progetti di rammendo della periferia cittadina. Per Nunziante: «la creazione di un tessuto di un tessuto granulare di esperienze con le quali creare nuove competenze è la giusta ricetta per affrontare la contemporaneità. Creare, valorizzare e coccolare le esperienze imprenditoriali che si creano all’interno delle università». L’ultimo saluto è stato affidato ai veri protagonisti della giornata, gli studenti, esattamente come avrebbe desiderato il Professor Raffa. Prossimo appuntamento, il 9 maggio, ad Innovation Village.

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