C’è sempre una dose d’imbarazzo nel raccontare qualcosa che si è avuto il privilegio di concepire, di orchestrare e poi condurre. Il rischio è che possa sembrare un plauso autoreferenziale. Il rimedio? Lasciar parlare i contenuti, perché quando la sostanza c’è, quando la sala è piena, quando gli sguardi sono accesi e le parole non si sprecano, allora il racconto non è autocelebrazione, ma cronaca. Quello che si è tenuto lo scorso 1° aprile nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio (Camera dei Deputati), merita di essere condiviso per quello che ha rappresentato: un momento di confronto autentico, energico, reale, tra visioni, esperienze e storie di vita concrete.

Il panel, intitolato “Startup & Imprese: dal piano all’esecuzione”, intendeva sin dal titolo suggerire una traiettoria ben precisa da ciò che si immagina a ciò che si realizza. Cosa c’è nel mezzo tra il piano e l’esecuzione? C’è sicuramente “un universo fatto di coraggio, di tentennamenti, ma anche di quel sacro fuoco della intraprendenza e del carisma, che è una roba antica, primordiale, che porta l’essere umano a voler creare, a voler fare, a voler spingere e, forse, anche spingersi oltre”. Nella mia introduzione, in qualità di fondatore e presidente di TFC (Towards Financial Culture), ho provato a declinare il cuore dell’imprenditorialità partendo da tre archetipi quali il sogno, la volontà e il desiderio. L’incontro non voleva alimentare e di fatto non ha alimentato sogni, ma ha provato a scomporli, pesarli e tradurli in realtà, cercando di orientare quel pubblico prevalentemente giovane – a cui TFC si rivolge – verso obiettivi concreti.

Come si costruisce qualcosa? Come si può avviare un business o fondare una startup? E come lo si può fare partendo da zero, quando non c’è neanche un’idea da cui partire o un capitale con cui iniziare? Dopo aver rivolto principale attenzione attorno a tre parole – disciplina, ripetizione e non procrastinazione – si sono innestate, in questo solco, le voci dei relatori. Un dibattito serrato e ritmato che ha catturato l’attenzione dei numerosi presenti, provenienti da molte città d’Italia, a dimostrazione del vivo interesse che questo programma è stato in grado di suscitare. Eugenio Scotto, noto imprenditore e CEO di One Shot Agency, ha raccontato come la povertà – che lui conosce bene – non sia un limite, semmai un innesco. Nessuna retorica. “Ci devi credere, ma devi farlo camminando a testa alta, senza aspettare il permesso di nessuno”, ha concluso Scotto. Nicola Formichella, CEO di Forbes Italia, ha evidenziato la linea della sua azienda: “Noi non pubblichiamo notizie negative. Raccontiamo chi ce l’ha fatta”, perché il positivo ispira più del disastro. Presenti anche il presidente e fondatore di Starting Finance, Marco Scioli e, in collegamento, Andrea Ferrero, CEO founder di Young Platform, il quale si è posto con maturità e giudizio rispetto allo stigma legato al mondo delle criptovalute, puntualizzando come il resistere a uno sguardo storto possa portarti a diventare pioniere di una realtà in cui credi.

Stefan Grbovic, CEO founder di Treeblock, ha incrociato innovazione e sostenibilità, ribadendo quanto i fattori ESG non siano una etichetta bensì un criterio evolutivo. A conquistare il pubblico sono stati i picosatelliti, portati a Montecitorio da Davide Nejoumi, CEO founder di Delta Space Leonis. Una startup spaziale? Sì, ma con gli occhi ben puntati su come migliorare la vita di chi vive in realtà meno stellari, più concrete, quotidiane. Il primo panel di TFC si è tenuto, invece, il 12 marzo presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera, incentrato su un tema più spigoloso: “La questione previdenziale”. Anche in quel caso, il convegno ha dato parola ad ospiti di spicco come l’On. Marco Falcone, Eurodeputato Commissione ECON al Parlamento Europeo, Renata Polverini e Giuliano Cazzola, entrambi sindacalisti ed esperti in materia, Giovanni Maggi Presidente di AssoFondiPensione e Vania Franceschelli Presidente del FECIF. “Towards Financial Culture – TFC” è un programma di cultura finanziaria con lo scopo di portare, soprattutto i più giovani, verso una maggiore cultura finanziaria. Ma non promuove solo questo.

L’obiettivo è anche permettere ai partecipanti di creare connessioni, pensiero, confronto, che possano sfociare in collaborazioni future. Motivo di orgoglio sono i già molti progetti – tra cui eventi, convegni e business – nati in queste settimane, tra giovani talenti entrati in contatto grazie a TFC, risultato che pone questa come una nuova realtà attraente e stimolante nell’interesse comune delle nuove generazioni. Un’architettura culturale che non insegna finanza, ma cerca di cambiare il modo in cui si pensa al denaro, al potere, al futuro, tentando di modellare prospettive stereotipate. Un luogo d’incontro in cui non si vuole produrre opinione, ma proporre una direzione. TFC è stato presentato a novembre 2024 nella Sala Nassiriya del Senato della Repubblica, a firma del senatore Dario Damiani e col supporto di nomi autorevoli come Adriano Paroli e Claudio Lotito. Il prossimo panel della prima edizione di TFC si terrà venerdì 4 luglio 2025 presso la ‘Sala degli Atti Parlamentari’ (Senato della Repubblica) e sarà incentrato sulla gestione patrimoniale e del risparmio.

Damiano Perrons

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