"Il viaggio della speranza" dai prezzi stellari
Traghetti Sardegna: ma sono davvero da incubo i viaggi? Fact-checking dopo la denuncia del virologo Bassetti
Sui traghetti “maleducazione, ritardo, sporcizia e prezzi folli“. Dopo lo sfogo di Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, che sui social ha documentato il calvario vissuto insieme alla famiglia per raggiungere, da Genova, le coste della Sardegna a bordo della Nave Aki della Moby, sono numerose le lamentale e le recensioni negative nei confronti della compagnia di navigazione che collega i porti della terraferma con Sardegna, Corsica, Isola d’Elba e Sicilia.
La denuncia dell’infettivologo sulle condizioni di viaggio sul traghetto che lo ha portato dal capoluogo ligure in Sardegna è arrivata forte e chiara ed ha fatto il giro del web. Nel post Instagram, il professore ha condiviso un duro sfogo, corredato di foto, sul suo viaggio a dir poco da incubo, sul traghetto diretto verso la Sardegna: nave partita due ore in ritardo, ristoranti a quell’ora già chiusi, prezzi del self-service carissimi, cabine imbarazzanti per 1.300 euro andata e ritorno. Un prezzo, quindi, secondo l’infettivologo, affatto corrispondente al livello di servizio fornito.
Siamo quindi andati a verificare un po’ di recensioni recenti sulla compagnia di navigazione che Bassetti ha usato, la Moby Lines, e sulle altre che fanno quella tratta: la Corsica Ferries e GNV, Grandi Navi Veloci.
Su TripAdvisor le testimonianze dei viaggiatori sono raccapriccianti, tanto da far scendere a due e mezzo (su cinque) la valutazione della compagnia livornese. Stando solo ai mesi di giugno e luglio 2023, le recensioni sono da brividi e confermano sostanzialmente quanto denunciato nelle scorse ore dal medico e professore ligure. Non solo i prezzi proibitivi della Sardegna in generale e dei traghetti nello specifico (prezzi calati a fine luglio dopo settimane di polemiche e con la maggior parte delle prenotazioni già effettuate), a indignare i viaggiatori sono soprattutto le condizioni del traghetto, l’organizzazione a bordo e i comportamenti poco professionali del personale.
Il 4 luglio 2023 Max scrive una recensione dal titolo “Delusione” (voto uno su cinque): “Cena al self service tutto sommato dignitosa (prezzi a parte ma è necessario organizzarsi acquistando i buoni al momento della prenotazione), peccato che il personale litigasse durante il servizio. Ho chiesto delle carote ed ho ricevuto delle patatine ma l’addetto era troppo impegnato a discutere con il collega per ascoltarmi. Il problema vero è stato la cabina. Non commento la poca pulizia, lo sciacquone non perfettamente funzionante, e la biancheria con delle macchie, ma la cosa scioccante è che la nostra cabina, al quinto piano esterna con oblò, l’ultima a poppa in fondo alla nave, è direttamente sopra i motori credo, perché durante la navigazione le vibrazioni ed il rumore non consentono di riposare. In più l’aria condizionata non regolabile, questa volta faceva caldissimo. Faccio presente la situazione all’info point, mi rispondono che è normale. Faccio reclamo sul sito prima ancora di scendere dalla nave, mi rispondono che terranno in considerazione le mie segnalazioni, ma nessun accenno a una qualsiasi forma di risarcimento. In compenso, a differenza di altre recensioni, non solo non siamo stati svegliati, ma nella nostra cabina il rumore era talmente alto che nemmeno si sentivano gli annunci. Ci siamo dovuti autoregolare, per fortuna non era il primo viaggio. Di traghetti ne ho presi parecchi, questa era la seconda volta con Moby, non credo ci sarà una terza“.
Vanessa, il 14 luglio, commenta così “il viaggio della speranza da 200 euro“: “Viaggio nel complesso davvero tremendo. Ti “consigliano” di arrivare e imbarcare con un anticipo di almeno tre ore, e il traghetto parte comunque in ritardo. Il viaggio dovrebbe durare “solo” 10 ore, ma tra l’imbarco programmato ore prima e ritardi (non so quanto giustificati) il viaggio dura 14-15 ore. Parliamo dei servizi: personale scortese, qualità degli alloggi infima e di dubbia pulizia, qualità del cibo se possibile peggiore. Spero davvero di non avere più la necessità di utilizzare uno di questi traghetti, inconcepibile come un viaggio del genere possa costare così tanto ed essere comunque così insoddisfacente”.
Durissima Ludovica che sempre il 14 luglio scorso regala una stella semplicemente perché “zero non posso metterlo“. Poi l’affondo: “Esperienza assolutamente terribile. Prima di tutto voglio specificare che ho preso la Moby Aki Napoli per l’attraversata Olbia-Civitavecchia, il 13 luglio 2023. L’attraversata è stata assolutamente negativa sin dall’inizio, quando è arrivato il momento di parcheggiare la nostra auto. L’addetto al parcheggio delle macchine è stato molto nervoso, maleducato e scortese, tanto che molte persone si sono lamentate. La seconda cosa che non mi è piaciuta è stato che il barista al self-service è stato, anche lui, scortese e svogliato, facendomi aspettare 5 minuti per un caffè, quando nel bar non c’era nessuno. Quando ci hanno fatto sloggiare (verso le 18:30) siamo andati subito verso la scala che portava al nostro garage (il numero 5), scoprendo che la scala del garage era stata bloccata con una transenna”.
Ancora il 14 luglio un altro viaggiatore commenta: “Generalmente accettabile la pulizia delle aree comuni, scarsa invece quella delle cabine; abbiamo constatato arredi fatiscenti, lenzuola macchiate e sfilacciate, lampade rotte, parte di un soffitto cadente, cattivo odore e aria condizionata centralizzata, senza possibilità di variazioni. Imbarazzante il personale del bar, che invece di preparare e servire direttamente quanto richiesto, procede con un passaparola dall’uno all’altro perdendo parte delle informazioni e rispondendo sgarbatamente ai clienti quando l’ordinazione arriva finalmente sul bancone… ma sbagliata”. Si salva invece “il personale di bordo, disponibile quando abbiamo richiesto di poter cambiare alloggio: Cabina Ponte 5, dopo un labirinto di corridoi, in una zona angusta e dimenticata dal mondo – all’andata – Ponte 5, cabina maleodorante, moquette sporca – al ritorno. In entrambi i casi siamo stati destinati al Ponte 7, con un lieve miglioramento delle condizioni, ma non certo sufficiente per giustificare il costo di 700 euro (prenotazione effettuata con 4 mesi di anticipo, per la tratta notturna Genova-Olbia per 3 persone). E’ chiaro che non si tratta di andare in crociera, ma il rapporto qualità/prezzo è inaccettabile”.
Per Sonia “il traghetto Superman, tratta Genova-Olbia, cade letteralmente a pezzi“. Il 25 luglio scorso scrive: “Moquette ovunque (ancora inspiegabile nel 2023 e incompatibile con il libero accesso degli animali a tutte le aree), sporco a terra, poltroncine e divanetti inavvicinabili, bar improponibile per prezzi e pulizia.
Quanto alle camere, mobilio vetusto e fatiscente, lenzuola sporche e bucate, bagno macchiato e incrostato. Mi rendo conto che la mancanza di concorrenza, consenta a Moby di potersi permettere anche tutto questo, ma credo che per il prezzo che si paga lo standard andrebbe elevato in modo da consentire un viaggio non dico piacevole ma almeno dignitoso. Non rinuncio alla Sardegna ma prossimo anno volo più auto a noleggio”.
Pochi giorni fa, il 27 luglio, Stefania sentenziava: “Moby cade a pezzi. Evitate nel modo più assoluto questa compagnia. Dimenticate le positive esperienze fatte nel passato, ora è cambiato tutto. Imbarcata da Piombino per andare a Olbia con corsa diurna. Partenza con un’ora di ritardo, ed è il meno. La nave è sporchissima, cade a pezzi, le aree comuni sono state smantellate, private di ogni arredo, sembra di viaggiare su un relitto. Il ponte privo di sdraio e sporchissimo, impensabile fermarsi all’aperto. Servizi igienici da ufficiale sanitario. Le persone si ammassano nell’unica area semi-pulita: la zona bar al primo ponte. La sola nota positiva è il basso prezzo, perfettamente coerente con la pessima qualità del servizio erogato”.
Il 30 luglio Luca e Andrea, in due differenti recensioni, lamentavano “personale scontroso” e “prezzi self-service e bar altissimi in cambio di qualità bassa” così come “i prezzi dei biglietti sono alti”.
Su Trustpilot, uno dei principali siti di recensioni di beni e servizi, la Moby Lines è messa malissimo: 468 le recensioni presenti, da 1 a 5 il punteggio, punteggio medio 1,5, 80% delle recensioni su 1, la peggiore. Le più recenti sono drammatiche. Andrea ad esempio scrive: “Traversata diurna Piombino Olbia, partiti con 75 minuti di ritardo e arrivati con due ore di ritardo. Servizi pessimi, cinema, a detta dell’operatore, chiuso dal dopo covid, ma comunque pubblicizzato come servizio a bordo . Bar molto costosi e super affollati, gente che butta teli sui divanetti e se ne va a farsi i fatti suoi, ( e guai a chi si avvicina) nessuna forma di controllo sulla gente e sugli animali”. Massimiliano non è da meno: “Tratta Genova Porto Torres, nave Moby Tommy, sporcizia ovunque. Letti con lenzuola sporche e piene di capelli, moquette piena di polvere ovunque, lavandino intasato.”.
Leggermente meglio Corsica Ferries: 1,9 il punteggio medio sempre su Trustpilot , 79% di recensioni su 1, la peggiore. Angelo scrive: “Ho trovato sul mio letto un cuscino sporco con una vistosa macchia di sangue. L’ho segnalato al personale preposto che invece di chiedere scusa si e’ dimostrato arrogante affermando che sulla nave comandano loro”. Ancora peggio Loris: “Allo sbarco mi sono trovato una gomma completamente a terra. Ho chiesto al personale addetto alle operazioni di sbarco di gonfiarmi la gomma almeno per permettermi di scendere , mi è stato risposto in modo rude e maleducato, che se non scendevo dalla barca guidandola con la gomma a terra, sarebbero semplicemente ripartiti per la prossima destinazione con noi a bordo, siamo in 5,tre bambine e una di 2 anni”.
Stessa sorte per GNV, Grandi Navi Veloci: 1,4 il punteggio medio su Trustpilot, 84% delle recensioni su 1, la peggiore. Holly scrive: “Pessima esperienza, disordine all imbarco delle auto nessuno gestiva l ingresso, come succede nella maggior parte dei porti”. Maria Assunta: “Cabina loculo senza posto x effetti personali nemmeno una sedia, oblò lercio con tenda penzoloni, bagno con doccia sul water il doccino che si stacca ti cade in testa e rimani solo col tubo dell’acqua in mano e l’acqua che rimane stagnante che gli scarichi non drenato, portasapone arrugginito griglia di aerazione mezza staccata con tutto lo sporco attorno sulla parete doccia..uno schifo”. Non da meno Francesco: “Nave piccola, vecchia, usurata. Cabine claustrofobiche. Biancheria logora. Asciugamani uno, e basta. Arrivo previsto per le 6,30, sono le 8 e ancora non attracca”.
Insomma, un disastro vero e proprio, di fronte al quale la denuncia dell’infettivologo genovese Marco Bassetti sembra tutt’altro che esagerata.
Ma chi dovrebbe controllare il servizio offerto dalle compagnie di navigazione?
L’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) è un organismo indipendente in Italia che si occupa della regolamentazione e del controllo dei servizi di trasporto, compresi quelli via mare. L’ART ha il compito di garantire la concorrenza equa nel settore dei trasporti, di proteggere i diritti dei consumatori e di assicurare che i servizi di trasporto siano efficienti, sicuri e di alta qualità. Questo include la regolamentazione dei servizi di traghetti e la vigilanza sulla conformità alle normative europee e italiane in materia di trasporti marittimi.
In particolare, l’ART può stabilire tariffe per i servizi di trasporto, imporre sanzioni per violazioni delle normative, risolvere controversie tra operatori di trasporto e utenti, e promuovere la trasparenza e l’accessibilità dei servizi di trasporto. Tuttavia, la responsabilità diretta per l’ispezione delle navi e la verifica della conformità alle normative di sicurezza marittima spetta principalmente alla Guardia Costiera e ad altri enti come il RINA, come ho menzionato nella mia risposta precedente.
E Matteo Salvini? Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili è a conoscenza delle condizioni dei traghetti italiani?
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