Chiara Petrolini ha nascosto fin quando ha potuto la presenza di un altro bambino, del secondo figlio seppellito in giardino un anno prima vicino al primo, ritrovato lo scorso 9 agosto dopo essere stato partorito il 7. Si è arresa e ha confessato di aver ripetuto quanto già fatto in passato davanti all’evidenza dei fatti. Questo, secondo le ricostruzioni di Repubblica, quanto avvenuto nelle scorse settimane durante i tre lunghi interrogatori che hanno riguardato da 21enne di Traversetolo, in provincia di Parma, che all’insaputa dell’ex fidanzato (la paternità del primo nato è ancora da accertare) ha sepolto in giardino i suoi bambini. Determinante per il ritrovamento del secondo corpo di cui nessuno sapeva, sarebbe stata una ricerca sul web: “Come si partorisce il secondo figlio”.

La confessione di Chiara Petrolini

Sulla confessione di Petrolini dalla Procura non giungono conferme. I palazzi di giustizia di Parma si sono chiusi ormai da settimane in un silenzio che non aiuta a ricostruire con precisione una prima verità, di cui gli inquirenti sono in possesso, favorendo oltretutto il proliferare di versioni contrastanti. La “verità” è quella della ragazza, che stando a quanto riportato dal Corriere della Sera avrebbe confessato di aver ucciso anche il suo primo neonato, andando contro la versione iniziale resa in sede di interrogatorio, ovvero che i bambini sarebbero nati entrambi morti.

Traversetolo, dal parto di Chiara Petrolini alla sepoltura del neonato. E intanto i RIS tornano a scavare

Il prelievo

In tale direzione è stato fondamentale il prelievo avvenuto ieri mattina. I RIS di Parma sono tornati a scavare in giardino, portando via la terra che ha accolto i resti dei neonati. Un terriccio stratificato nel tempo e nel quale era stato adagiato il primo bambino. Terreno prossimo alle analisi scientifiche che potrebbero aiutare a datare i tempi decomposizione.

Traversetolo, quello che non torna sui due infanticidi. La gravidanza nascosta, la famiglia estranea ai fatti e il silenzio della Procura

Il papà dei bimbi a cui Chiara faceva da baby sitter: “Non si notava fosse incinta. Era bravissima, la adoravano”

A Traversetolo intanto irrompe la voce del papà dei bambini a cui Chiara faceva da baby-sitter. Parla al Corriere della Sera e traccia un ritratto della ragazza, sempre sorridente. Gli aveva rivelato: “Io ci so fare con i bimbi, mi piacciono”. Per un periodo di tempo, da aprile a fine maggio, lavorava quasi tutte le mattine per un paio d’ore. Si occupava dei tre figli di Enrico Castellani, una dodicenne, un bambino di nove, e la più piccola di sei. Uno dei tanti lavori della studentessa di Scienze dell’Educazione che era in grado di pagarsi autonomamente gli studi facendo anche l’animatrice in una piscina. “Non mi sono accorto di nulla, non me capacito – racconta il papà -, non si notava che fosse incinta, non ho visto alcun cambiamento. Era bravissima e i miei figli la adoravano. Era riservata ma non parlavamo delle nostre vite private, disponibile e puntuale. È sconvolgente, provo pena per lei non riesco a non pensarci. Mia figlia più grande l’ha saputo e si è rattristata”.

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