Troppa attesa per il pranzo, spara al cuoco nel ristorante: catturato uomo in fuga in taxi

È stato bloccato in un’area di servizio, in un taxi, mentre si dirigeva verso nord sull’Adriatica. L’uomo accusato dell’aggressione a colpi di pistola che si è verificata ieri intorno a ora di pranzo a Pescara, in un ristobar, è stato raggiunto dalla Polizia sull’autostrada A14, a una stazione Metauro in provincia di Pesaro Urbino. Avevano sconvolto le immagini diffuse ieri dell’aggressione: dal video si vede l’uomo estrarre la pistola e aprire il fuoco sul cameriere che si nasconde dietro il bancone. L’aggressione scaturita, secondo le prime informazioni, per la troppa attesa per il pranzo.

Il dipendente dell’attività, 23enne di origini dominicane da anni in Abruzzo, padre di un bambino di due anni, è stato sottoposto a intervento chirurgico e versa ancora in condizioni gravi in ospedale. L’aggressione si è consumata ieri nella centralissima piazza Salotto. “È entrato nel locale con il suo bicchiere di vino ed ha iniziato a inveire contro il mio dipendente, lamentandosi, da quanto abbiamo capito, per i tempi di attesa. Gli ha dato prima un pugno, poi ha tirato fuori la pistola ed ha sparato. Quello che si vede nelle immagini di videosorveglianza fa impressione”, ha detto il titolare dell’attività.

Da accertare se i colpi esplosi siano stati tre o cinque. Sconvolta dall’accaduto l’altra dipendente che ha assistito alla scena e che aveva provato a calmare l’aggressore. È finita anche lei in ospedale, in buone condizioni ma sotto shock. Sul posto erano intervenuti subito il 118 e la polizia con Squadra Mobile e Scientifica. L’uomo bloccato è un 29enne di origini abruzzese ma emigrato all’estero. Prima di allontanarsi si era rifugiato da alcuni parenti in Abruzzo. L’operazione di cattura è stata coordinata dalla Questura di Pescara con l’interessamento delle Questure di Fermo, Ancona e Pesaro oltra ai Compartimenti di Polizia Stradale dell’Abruzzo e delle Marche.

Per evitare che durante l’arresto potessero essere coinvolti il tassista e le persone all’interno dell’area di servizio, gli investigatori hanno rintracciato telefonicamente l’autista, mantenendo il contatto con lui fino all’intervento delle forze dell’ordine evitando che l’uomo venisse preso come ostaggio. Durante la perquisizione gli agenti hanno sequestrato una pistola semiautomatica. Gli accertamenti chiariranno se si tratta della stessa arma che ha sparato nel locale di Pescara.

Il 29enne si trova negli uffici della Polizia Stradale per gli accertamenti del caso. È stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per tentato omicidio e porto dell’arma. Il procuratore capo di Pescara, Giuseppe Bellelli, e il sostituto Fabiana Rapino, valuteranno le fonti di prova raccolte dagli uomini del Questore del capoluogo adriatico, Luigi Liguori, al fine di verificare l’effettivo coinvolgimento dell’arrestato.