Trump e la vittoria al fianco di Elon Musk: “Quel gran genio del mio amico”. Che ruolo avrà nel prossimo governo USA

Parole al miele per Elon Musk, le prime pronunciate da Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti nel primo discorso a Palm Beach. Lo ha definito un “super genio”. “Quel gran genio del mio amico”, senza citare Battisti. “È nata una stella, una nuova stella Repubblicana”. Trump ha esaltato l’imprenditore e ricordato ai suoi sostenitori che il servizio satellitare Starlink di Musk ha contribuito a salvare “molte vite” durante l’uragano Helene, che ha devastato il sud-est degli Stati Uniti in ottobre. ”È stato incredibile, è un ragazzo speciale. Dobbiamo proteggere i nostri geni, non ne abbiamo così tanti”. Poco prima il fondatore di Tesla e proprietario di X esultava: “Game, set and match. Il popolo dell’America stanotte ha dato a Donald Trump un chiaro mandato per il cambiamento, il futuro sarà fantastico”. Sì, viaggiare…

A lui Trump ha riconosciuto parte della vittoria: “Sono un convinto sostenitore del futuro dell’investimento in ricerca, in innovazione, intelligenza artificiale, spazio, cyber e sicurezza. Musk è un difensore della libertà di pensiero e parola”, e ora è pronto a riconoscergli anche un ruolo nel prossimo governo.

Il ruolo di Elon Musk nel prossimo governo Trump

Da Musk erano arrivate già proposte, rigorosamente postate su X: “Sarei felice di aiutare il governo ad essere più efficiente”. È stato sostenitore della campagna elettorale, finanziatore ed è persino salito sul palco per parlare ai Repubblicani. Ora Elon è pronto a prendersi anche il suo spazio politico, sulle riforme in ambito governativo e tecnologico e l’offerta avanzata di Trump a Musk sarebbe quella di guidare la Commissione per l’Efficienza Governativa.

Un incarico per revisionare la revisione del governo federale, per eliminare frodi e inefficienze. Un organismo che Trump vorrebbe perfezionare per semplificare e modernizzare il funzionamento dell’apparato statale messo  nelle mani di un imprenditore abituato a fare tabula rasa, e ristrutturare aziende, come già fatto con Twitter, a scapito del personale, dei ritmi di lavoro, in nome della produttività e semplificazione. I prossimi tagli potrebbero riguardare proprio il numero delle agenzie federali: “Abbiamo troppa burocrazia, abbiamo troppe norme”, ha detto Musk al programma online di Tucker Carlson, “dobbiamo lasciare che i costruttori d’America costruiscano”.