“Metteremo l’America al primo posto, dobbiamo sistemare le cose e possiamo renderla davvero grande per tutti i cittadini”. C’è entusiasmo sul palco del Centro Congressi di West Palm Beach, dove Donal Trump – nel suo primo discorso da Presidente – si presenta davanti ad una folla entusiasta e sulle note di ‘God Bless America’ di Lee Greenwood. Attorno a lui i membri più importanti nella sua vita personale e politica.
C’è la prossima first lady Melania Trump – tra le prime ad essere ringraziate dal Presidente – in piedi accanto al marito. C’è da Barron, il figlio più giovane, e anche i più grandi, Don Jr., Eric, Ivanka e Tiffany. Il Tycoon riserva un pensiero anche alla mamma di Melania, scomparsa: “Ci manca moltissimo Amalija: sarebbe stata felice di essere qui sul palco con noi”. Ci sono invece i principali consiglieri della campagna: Susie Wiles e Chris LaCivita e gli alleati politici erano sul palco, tra cui il presidente della Camera Mike Johnson. Col cuore c’è anche Elon Musk, cui il Tycoon ha riservato un lungo elogio essendo stato tra i sostenitori più attivi della sua campagna,” Abbiamo una nuova stella. È nata una stella, Elon“, ha detto il vincitore repubblicano.
Il discorso prende forma tra ringraziamenti di circostanza: al popolo americano, “lotterò per voi, per la vostra famiglia e per il vostro futuro ogni singolo giorno. Mi batterò per voi con ogni respiro del mio corpo. Non mi fermerò finché non avremo consegnato l’America forte, sicura e prospera che i nostri figli meritano e che voi meritate”; al suo vicepresidente JD Vance, “Un uomo notevole con una donna meravigliosa. Un ragazzo affascinante che ha fatto una grande campagna elettorale”. Trump è consapevole del margine della vittoria, che al momento in cui si scrive potrebbe arrivare a 315 grandi elettori, ben oltre i 270 necessari per vincere: “Gli Usa ci hanno dato un mandato senza precedenti, il Partito repubblicano ha riconquistato il Senato e sembra che manterrà anche il controllo della Camera dei rappresentanti. Aiuteremo il nostro Paese a guarire”, e ribadisce i pilastri della sua campagna elettorale, che ora non possono restare promesse “Ora dobbiamo chiudere i nostri confini, dicono che inizierò delle guerre, ma non lo farò, vi metterò fine”.
E ancora, il desiderio di pace nel mondo: “Durante il mio primo mandato non ci furono guerre, ma piuttosto una sconfitta dell’Isis in tempi record. Metteremo fine a tutte le guerre”. Ma c’è anche spazio per commuoversi. Tra i riferimenti più sentimentali, quello all’attentato subito nel comizio in Pennsylvania: “Dio mi ha risparmiato la vita per un motivo; fare grande l’America”.