Caro Enea, bel cicciottino di 2 kg e mezzo, cucciolo di specie umana, super millenial, classe 2023. Un giorno forse saprai di quanto si è parlato di te in queste ore, quanto sei diventato famoso a tua insaputa. Più di Fedez e Gianluca Vacchi”, è così, con la sua solita ironia, che Luciana Littizzetto parla al piccolo Enea – il neonato lasciato nella ‘culla per la vita’ del Policlinico di Milano -, con una lettera.

Nella puntata di Che tempo che fa su Rai3, domenica scorsa (16 aprile), Littizzetto si emoziona leggendo le parole che lei stessa ha scritto al bambino “affidato, non abbandonato” a Milano: “Ti ha lasciato in una Culla per La Vita. Ce ne sono diverse in Italia e funzionano così: appena la mamma depone il bambino in quella cuccia calda scatta un sensore che allerta i medici che agiscono subito. Per questo la tua mamma non ti ha abbandonato, ti ha affidato. Affidare è avere così tanta fiducia nell’altro da chiedergli di custodire ciò che si ha di più a cuore. Le mani di mamma hanno incontrato altre mani. È stata una catena d’amore. In Italia capita a 400 bambini l’anno e la maggior parte trova una nuova famiglia già dall’ospedale”.

Non un rifiuto, un abbandono quindi, ma un gesto d’amore: “Non so perché tua mamma l’abbia fatto e non dobbiamo chiedercelo, al contrario dobbiamo custodire il suo segreto con rispetto, silenzio e compassione. Sappi che mamma con il suo gesto d’amore ha messo in moto una catena di protezione che nei decenni in Italia abbiamo reso sempre più forte. Che parte dagli ospedali, fino ad arrivare ai Tribunali dei Minori, agli assistenti sociali, ai genitori affidatari e a quelli adottivi. Questa catena sta dentro una cosa che si chiama Stato e serve a tutelare i diritti di tutti: neonati, bambini, mamme e papà perduti e fragili, famiglie tradizionali e famiglie non tradizionali”.

Nella sua vita Littizzetto è mamma affidataria di due ragazzi e forse anche per questo, emozionata, ha fatto commuovere anche il pubblico: “Sono certa che avrai al tuo fianco una mamma e un papà al 100 per cento che ti ameranno moltissimo, non dubitarne mai neanche un secondo. Benvenuto pulcino di Pasqua, ti riempiamo di baci tutti quanti”.

Redazione

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