Un crollo storico al di sotto dello zero. In un’ondata unica di forti tonfi, gli scambi sul greggio a New York virano addirittura in negativo: il barile Wti (West Texas Intermediate) è precipitato sotto zero dollari, toccando il minimo storico del -305% rispetto alla chiusura di venerdì. Ed è la prima volta . Ad esacerbare i ribassi la scadenza dei contratti a maggio, ma gli investitori si fanno prendere dal panico soprattutto per un accordo, quello tra i vertici di produttori, che ancora non convince. Anche lo spread italiano sembra farsi trascinare dal clima di vendite fino a chiudere a un soffio dai 240 punti base. I listini europei chiudono timidamente in rialzo – compresa Piazza Affari – mentre Wall Street procede in profondo rosso, con il Dow Jones che in apertura segna una flessione dell’1,93% a 23.774,82 punti.
Si attesta al di sotto dello zero, in calo del 305% a -36,73 dollari al barile, il prezzo finale del greggio scambiato a New York. Va meglio al Brent – riferimento per il greggio europeo – che cede il 7,41% a 26 dollari a barile. L’accelerazione ribassista dei prezzi dei futures Wti in scadenza a maggio si spiega con la scadenza del contratto, in calendario domani, 21 aprile. Ma anche con l’incertezza legata alla pandemia di coronavirus e soprattutto al taglio della produzione deciso dai membri dell’Opec+ e dal G20. Un’intesa da meno 10 milioni di barili al giorno.
I contratti sull’oro nero spingono al ribasso i principali listini europei, che riescono però a mantenersi in territorio positivo. A Londra l’indice Ftse100 termina gli scambi in rialzo dello 0,45% a 5.812,83 punti, a Francoforte il Dax avanza dello 0,47% a 10.675,9 punti, a Parigi il Cac40 sale dello 0,65% a 4.528,3 punti. Fa eccezione Madrid, dove l’Ibex scivola dello 0,64% a 6.831,5 punti. A Milano Piazza Affari termina gli scambi in rialzo dello 0,05% a 17.064,14 punti.
Ma lo spread riprende la corsa iniziata qualche giorno fa. A fine giornata il differenziale di rendimento tra Btp e Bund tedesco chiude a 239 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,94% sul mercato secondario. A innervosire i contratti sul Btp italiano, l’attesa per il Consiglio europeo di giovedì prossimo, che dovrà dare il via libera al pacchetto di aiuti europei per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Per allentare le tensioni la Bce ha però potenziato il proprio programma ‘pandemico’ di acquisto titoli. Francoforte fa sapere che il totale degli acquisti di titoli effettuati fino ad oggi nell’ambito del Pepp (pandemic emergency purchase programme) ammonta a 70,674 miliardi di euro.