La campagna anti-covid
Tutti i De Luca d’Europa: i politici che si sono vaccinati nel V-Day
È stata un’imboscata quella del Presidente della Regione Campania. Non si è lasciato sfuggire il Vaccine-Day il governatore Vincenzo De Luca. Si è presentato all’Ospedale Cotugno di Napoli, centro specializzato in malattie infettive e avamposto contro la pandemia, e si è fatto inoculare il farmaco Pfizer-BioNTech. Un coup de theatre imprevisto: il primo giorno, un appuntamento simbolico, il Vax-Day del 27 dicembre, doveva essere dedicato soltanto a operatori sanitari e ospiti delle Rsa. Il gesto di De Luca ha scatenato polemiche ancora in piena. Il governatore, che non era previsto nelle grafiche dei giornali, non è stato però l’unico politico a farsi somministrare il vaccino il primo giorno utile.
A “saltare la fila”, come hanno scritto quasi tutti, sono stati anche dei leader europei. Il Premier della Repubblica Ceca Andrej Babis, per esempio. Anche conosciuto come “Babisconi”, imprenditore sceso in politica, si è fatto inoculare il farmaco a Praga. È stato tra i primissimi nel Paese. Stessa scelta da parte da parte della presidente della Slovacchia Zuzana Caputova. “Nei momenti più difficili, è la ricerca scientifica che porta buone notizie”, ha scritto in un post su Twitter. Un gesto che ha voluto dare il buon esempio, come ha spiegato, vista anche l’ancora alta soglia di No-Vax o diffidenti. De Luca, più che come un esempio, è stato invece percepito come un usurpatore, nel primo giorno delle vaccinazioni riservate a operatori e anziani.
Proprio per non apparire tale, il presidente della Romania Klaus Iohannis ha fatto marcia indietro sulla sua iniziale decisione di sottomettersi al vaccino. Il premier della Grecia Kyriakos Mitsotakis è stato invece tra i primi a ricevere il farmaco proprio come il ministro della Salute della Bulgaria Kostadin Angelov.
In Europa, proprio nel giorno del V-Day, non sono mancate polemiche per i numeri delle dosi ottenute dai Paesi: la Germania ha ottenuto 151.125 flaconi: 9.750 per ciascuno dei suoi 16 Land, eccetto il più piccolo (Brema). Lo stesso numero, 9.750 è quello delle dosi consegnate a molti Stati europei, Italia compresa. In Francia sono arrivate invece 19.500 dosi. La Presidene della Commissione Ursula Von der Leyen aveva definito il V-Day come “un toccante momento di unità” che quindi non è stato esule da critiche.
Prossimamente, come anticipato ieri dal Cremlino, anche il Presidente russo Vladimir Putin riceverà il vaccino Sputnik V anti-covid. Lo ha fatto sapere il portavoce Dmitry Peskov. Mosca ha avviato il suo piano di vaccinazione volontaria all’inizio di dicembre. Anche in Russia si è partiti dalla popolazione più vulnerabile. Da oggi potranno vaccinarsi i cittadini over 60, dopo la conclusione di una sperimentazione specifica sugli anziani. La Russia è stato il primo Paese al mondo a presentare un vaccino. Lo scorso agosto Putin aveva detto che una delle figlie aveva partecipato alla sperimentazione e che le sue condizioni era buone dopo l’inoculazione.
Oltreoceano anche il prossimo Presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è sottomesso alla vaccinazione in diretta tv – anche se non nei primi giorni. Biden ha invitato tutti gli americani a farlo. Oltre al farmaco Pfizer-BioNTech, la Food And Drug Administration ha dato il via libera anche al farmaco Moderna. AstraZeneca, che ha collaborato a un vaccino con l’Università di Oxford, ha fatto sapere ieri che il suo farmaco, dopo studi supplementari, ha un’efficacia del 95%, del 100% sui sintomi più gravi.
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