Dramma a Roma, indagini per capire se si tratti di scelta condivisa o di femminicidio
Uccide la compagna e si toglie la vita, sui social l’annuncio: “Insieme per sempre, è la scelta più coerente che potessimo fare”

“Addio amici tutti. La mia vita terrena e quella di Simona finiscono qui. Insieme da sempre e per sempre”. E’ il post sui social pubblicato pochi minuti prima delle 11 di martedì 13 giugno da Valerio Savino prima di uccidere a colpi d’arma da fuoco la compagna, Simona Lidulli, trovata morta sul letto, e togliersi poi la vita in auto con un colpo di pistola nel parcheggio di un centro commerciale. L’omicidio-suicidio (è questa al momento la pista principalmente battuta dagli inquirenti) è avvenuto, poco dopo le 11.30, a Roma, in un’abitazione presente al civico 51 di via Adolfo Consolini, all’Ardeatino.
Le indagini sono affidate ai carabinieri che attendo un primo riscontro da parte del medico legale per far luce su quanto accaduto. I militari vogliono capire però se si sia trattato di un femminicidio-suicidio o di una scelta condivisa dalla coppia dopo il messaggio pubblicato su entrambi i social: anche sul profilo di Simona è apparso un post con la scritta “Addio” (ma non è escluso che possa averlo scritto lo stesso compagno).
Sul profilo di Savino invece il messaggio si concludeva con “un pensiero di affetto e gratitudine a tutti voi. Per noi amanti dell’Opera e del melodramma questa rappresenta la scelta più coerente che potessimo fare. Chiedo scusa a chi ho fatto del male”.
Centinaia i commenti di amici e parenti che invitavano la coppia a non commettere gesti sconsiderati, suggerendo a chi si trovasse in zona di recarsi il prima possibile presso la loro abitazione.
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