L'inchiesta sul giallo di Pesaro
Ucciso a coltellate in casa, caccia al killer di Pierpaolo: “Hanno cenato assieme, poi la lite e l’omicidio”
Il cerchio intorno al killer di Pierpaolo Panzieri, il 27enne ucciso a coltellate nella sua casa di Pesaro, il cui cadavere è stato scoperto nella mattinata di martedì 21 febbraio dal fratello, si stringe sempre di più.
Ne sono convinti gli inquirenti, che dal pomeriggio di ieri concentrano le loro indagini sulla pista di un amico della vittima: la Squadra Mobile cerca infatti un 30enne che sarebbe stato l’ultima persona a vedere Pierpaolo prima del suo omicidio.
I due avrebbe cenato assieme lunedì sera e, dopo una lite degenerata, lo avrebbe ucciso con ben 13 coltellate inferte in particolare al torace, alla schiena e tra collo e spalle. Pierpaolo, che da circa 20 giorni aveva preso in affitto l’appartamento di via Gavelli dove è stato trovato privo di vita, ha provato a salvarsi dalla furia omicida scappando nel bagno, dove è stato “finito” dal suo killer.
Proprio nel bagno dell’abitazione è stato trovato cadavere dal fratello: quest’ultimo, sollecitato dal padre, era andato a cercarlo nell’appartamento poco distante dal Conservatorio Rossini. Il 27enne, che lavorava in un negozio per materiali edili assieme al padre a Vallefoglia, a una decina di chilometri dal capoluogo, non si era fatto vedere a lavoro.
Alla pista dell’omicida si è arrivati col passare delle ore: Pierpaolo conosceva il suo killer, a cui ha aperto la porta di casa vista l’assenza di segni di effrazione. Gli agenti della Squadra Mobile hanno quindi rinvenuto gli avanzi del cibo per due persone, già repertati dalla scientifica e che saranno, così’ come le diverse altre tracce lasciate dall’aggressore all’interno dell’appartamento, utili nel prosieguo delle indagini. Non vi è traccia invece dell’arma del delitto, probabilmente un coltello: gli agenti hanno setacciato la casa e anche le immediate vicinanze dell’appartamento, mentre i vigili del fuoco hanno esaminato anche i tetti delle abitazioni vicine senza trovare riscontri.
Gli inquirenti sperano di avere qualche indicazione utile dall’esame delle telecamere che controllano il centro storico, che a Pesaro è isola pedonale aperta.
Già nella giornata di martedì stati ascoltati in Questura i genitori della vittima, i suoi amici e i vicini di casa, con l’obiettivo di ricostruire le ultime ore della vittima, dare un nome alla persona che si è fatta aprire la porta dell’abitazione. Gli inquirenti starebbero concentrando le loro attenzioni su un amico di Pierpaolo, un 30enne di Pesaro che si sarebbe allontanato da casa.
Omicidio, quello del 27enne Pierpaolo Penzieri, che ha sconvolto la comunità pesarese. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco della città, il Dem Matteo Ricci, che ha definito il delitto una “tragedia, uno shock per la città. Un abbraccio forte alla famiglia e agli amici. Tutta Pesaro vi è vicina in questo momento di dolore tremendo per un delitto così efferato quanto assurdo. Speriamo che le forze dell’ordine riescano presto a prendere l’assassino“.
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