Fu ucciso per errore davanti al bar. I killer lo hanno scambiato per un affiliato di una nota famiglia sinti della Capitale. Ma lui stava lì solo per riposarsi dove aver consegnato le pizze tutta la sera. A 10 anni da questa morte assurda la memoria di Edoardo Sforna continua a vivere in un murale, realizzato nel cuore di Morena. «Chiunque passerà per via di Casal Morena vedrà il sorriso raggiante di Edoardo Sforna sul muro della scuola che frequentava, la succursale dell’Istituto Lombardo Radice». Lo scrive in un post su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi.

SBAGLIO DI PERSONA

«Edoardo -continua la prima cittadina – era un innocente. Fu ucciso dieci anni fa davanti la pizzeria in cui lavorava perchè, come risulterebbe dalle indagini, fu scambiato per una persona appartenente a un clan criminale. La legalità deve vincere, l’esempio di Edoardo deve essere da monito per i più giovani, la forza della sua famiglia deve insegnarci a non abbassare la testa di fronte alle ingiustizie. Ringrazio Teresa Zotta, Federica Angeli, la scuola e tutti coloro che in questi anni sono stati vicini a Marina e Antonio, i genitori, e a tutta la famiglia Sforna. Sono orgogliosa di questo lavoro. Noi, insieme, -conclude Raggi- siamo più forti di qualunque clan. Il sorriso di Edoardo ce lo ricorda e ci dà la spinta per continuare a combattere».

Sofia Unica

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