Allarme notturno in Ucraina per un vasto attacco russo con missili e droni provenienti dal Mar Nero diretto verso la Crimea. La stampa ucraina riporta esplosioni nella città di Odessa. L’Aeronautica Militare ucraina ha segnalato il lancio di droni di produzione iraniana Shahed da Sud e dopo mezzanotte hanno anche lanciato l’allarme per un attacco missilistico nelle regioni settentrionali, centrali e orientali da aerei Tu-22M3.
La città costiera di Odessa, nell’Ucraina meridionale, infatti, è stata colpita per la seconda notte consecutiva da droni e missili lanciati dalla Flotta russa del Mar Nero. Lo ha riferito su Telegram un portavoce dell’amministrazione militare cittadina, Serhiy Bratchuik, aggiungendo che dopo le prime esplosioni registrate stamattina “è stato documentato il lancio di altri (missili da crociera) Kalibr dal Mar Nero”. Si tratta del secondo attacco notturno consecutivo contro la citta’ portuale, dopo quello sferrato dalle forze russe ieri mattina, in risposta all’attacco ucraino contro il ponte di Crimea. Anche stamattina inviati dell’emittente televisiva statunitense “Cnn” hanno riferito di esplosioni e attività dei sistemi antiaerei nell’area del porto. Dopo l’attacco di ieri la Russia ha rivendicato la distruzione di magazzini e depositi di carburante.
Un deposito di munizioni sarebbe esploso a seguito di un attacco nel distretto di Kirovsky in Crimea, secondo i media ucraini. Le autorità russe hanno di conseguenza chiuso al traffico l’autostrada Tavrida, che collega Kerch a Sebastopoli. L’autostrada è la stessa che contiene il tratto del ponte bombardato.
Lo fa sapere in un messaggio Telegram il capo della Repubblica della Crimea occupata Sergey Aksyonov, come riporta l’agenzia Tass. “In relazione al verificarsi di un incendio nella discarica del distretto di Kirov, l’autostrada Tavrida è bloccata”, ha scritto. Il consigliere del capo della Crimea Oleg Kryuchkov ha aggiunto che la strada a 4 corsie è chiusa dal chilometro 118 al chilometro 130.
E intanto, le autorità di occupazione russa hanno intenzione di evacuare più di duemila persone da quattro città vicine all’incendio divampato in Crimea. Lo ha annunciato lo stesso Sergei Aksyonov nel suo canale Telegram, come riporta l’agenzia Tass. Nel frattempo è stato istituito un quartier generale operativo per rispondere all’emergenza, diretto da Aksenov. Secondo le prime informazioni, riportate dai media russi, l’incendio potrebbe essere divampato in una discarica.
Un ulteriore incendio, infine, sarebbe divampato nei campi di addestramento militare nel distretto di Kirovske, nella penisola di Crimea, sempre secondo quanto asserisce Sergei Aksyonov.